Tifosi Atalanta banditi: l'ultimo scandalo di Alfano
Il divieto di trasferta imposto per tre mesi ai tifosi dell’Atalanta è una decisione scandalosa, che non sta né in cielo né in terra, e conferma due convinzioni sempre più radicate. 1) Il signor Alfano non conosce né la tifoseria né la storia e il prestigio dell’Atalanta; 2) Il signor Alfano non parla nemmeno con il questore di Bergamo che, all’indomani degli incidenti di Atalanta- Roma, in un'intervista rilasciata a L'Eco di Bergamo, ha testualmente dichiarato come da mesi la questura avesse allertato il Viminale sull’alto rischio della gara del 22 novembre e sulla necessità di vietare la trasferta ai tifosi giallorossi. Anche per questi motivi, il signor Alfano conferma che prima si toglie dai piedi e meglio sarà per tutti.
Ma lo sa il signor Alfano quali siano i tifosi che dall’inizio della stagione hanno accompagnato l’Atalanta in trasferta? Ma lo sa che si tratta di intere famiglie, spesso con bambini al seguito, che hanno sempre brillato per civiltà e correttezza? Se non ci crede basta che clicchi su Bergamopost sezione "L’Atalanta Siamo Noi" e legga i servizi che ogni lunedì, dopo l’impegno esterno dei nerazzurri, questo sito dedica agli atalantini al seguito della squadra di Colantuono. Se non ci crede e, soprattutto se non scambia le foto pubblicate da Bergamopost per foto segnaletiche, guardi le immagini pubblicate da Bergamopost.
Ma di che cosa stiamo parlando? Ma di chi stiamo parlando? Alfano chi? Quello che non ha ancora spiegato ai famigliari di Ciro Esposito come sia stato possibile che il 3 maggio scorso un ragazzo che andava allo stadio sia stato aggredito e ferito a morte, spirando dopo una straziante agonia durata 53 giorni? Alfano chi? Quello che non ha ancora spiegato come sia stato possibile introdurre razzi, bengala, bombe carta, petardi nello stesso stadio Olimpico lo stesso 3 maggio scorso? Alfano chi? Quello che non ci ha ancora spiegato come sia stato possibile nel settembre scorso all’olimpico di Roma, in occasione della partita Roma-Cska Mosca di Champions League, introdurre razzi, bengala, bombe carta, petardi mettendo in fuga famiglie terrorizzate? Alfano chi? Quello che non ci ha ancora spiegato come il 16 novembre scorso a San Siro la partita Italia-Croazia sia stata addirittura sospesa per 10 minuti a causa degli incidenti scatenati dagli ultrà venuti da Zagabria?
Un conto è punire, anzi stangare, gli autori di atti delinquenziali, un altro è criminalizzare un’intera tifoseria e un’intera città. Questo il signor Alfano se lo ficchi bene in testa.