Il trionfo di Syriza in Grecia

Tsipras, il discorso della vittoria e l'alleanza con la destra anti-euro

Tsipras, il discorso della vittoria e l'alleanza con la destra anti-euro
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Confermando le previsioni della vigilia, Alexis Tsipras ha vinto le elezioni in Grecia con il suo partito di sinistra radicale Syriza. Più che vinto, ha stravinto, conquistando il 36,3% di preferenze e 149 seggi in Parlamento. Gli sono mancati solo due seggi per ottenere la maggioranza assoluta. Prima ancora che venisse confermato il risultato elettorale e gli unici dati disponibili erano quelli degli exit poll, il profilo twitter di Syriza ha cinguettato: “La speranza ha vinto”. E per sentire la voce del futuro premier greco il mondo ha dovuto aspettare la tarda serata quando alle 22.30 è sceso nella piazza dell’università di Atene, gremita di gente esultante. La "Brigata Kalimera", supporter italiani di Tsipras, ha cantato “Bella Ciao”, mentre il resto della folla cantava “el pueblo unido”. Le prime parole di Alexis Tsipras sono state: «Oggi il popolo greco ha fatto storia», e subito dopo, definendo la Troika una cosa del passato, ha aggiunto «chiudiamo il circolo vizioso dell'austerità: creeremo un governo per tutti i greci e tutte le greche», e ancora: «Cittadini di Atene, la Grecia oggi ha voltato pagina. È tornata la speranza, la dignità, l'ottimismo». Appena finito il discorso sono partiti i fuochi d’artificio e la festa è continuata per tutta la notte.

 

 

Il 25 gennaio 2015 è dunque stata scritta una pagina importante nella storia greca perché, anche se la maggioranza assoluta è mancata per un soffio, il risultato è andato al di là di ogni aspettativa. Alla chiusura delle urne, addirittura, gli exit poll davano Tsipras vincitore con 158 seggi su 300. Una proiezione che è andata calando man mano che iniziavano le operazioni di scrutinio, ma che ha confermato la schiacciante vittoria della sinistra radicale sui conservatori.

Il primo a congratularsi con Tspiras è stato il premier italiano Matteo Renzi, che gli ha telefonato quando sono stati pubblicati i primi exiti poll.

Il Parlamento greco e il sistema elettorale. Il Parlamento greco è composto da una sola Camera di 300 membri, eletti in base ai risultati elettorali dei rispettivi partiti politici in ogni circoscrizione, che in Grecia sono 56. C’erano 22 partiti in corsa e 10 milioni di elettori; secondo i dati del ministero degli Interni greco, l’astensione ha sfiorato il 40%. Il sistema elettorale è di tipo proporzionale. Al partito che ottiene il maggior numero di voti va il premio di maggioranza, che consiste in 50 seggi. Per governare bisogna che un partito sia votato da una percentuale che va dal 34 al 40% (in base ai risultati degli altri partiti), mentre la soglia di sbarramento per poter accedere al parlamento è del 3%. Se non si raggiunge la maggioranza assoluta di 151 seggi (compresi quelli del premio di maggioranza) il partito che vince deve fare una coalizione per formare il governo. Se la coalizione non si forma, l’incarico di governo va al leader del secondo partito, e in caso di nuovo fallimento al leader del terzo. Se tutti falliscono si torna alle urne. Un’esperienza già vissuta dalla Grecia nel 2012.

 

 

Cosa succede adesso. Tsipras sarà il primo premier di sinistra a governare la Grecia, e il più giovane dopo il 36enne Deligiorgis del 1865. La terza forza del parlamento è Alba Dorata, il partito di estrema destra, che sebbene abbia perso il 9% rispetto alle ultime elezioni, ha ottenuto il 6,3%. I primi exit poll sembravano paventare uno scenario diverso, con Tsipras che non aveva bisogno di alleanze per governare. Man mano che gli scrutini continuavano, la maggioranza assoluta si è trasformata in relativa per soli due seggi: 149 su 300. A questo punto è stato interessante assistere alle fasi post voto, quando il futuro premier ha dovuto stabilire con chi cercare la sponda per una coalizione di governo. Un'ipotesi probabile era che Tsipras cercasse l’alleanza con i centristi di "To Pontami", che si sono classificati quarto partito con il 6% delle preferenze. Categoricamente esclusa, per ovvi motivi di incompatibilità politica, l’alleanza con l’estrema destra di Alba Dorata. La scelta di Tspiras, annunciata già nella mattinata di lunedì 26 gennaio, stata quella di un’alleanza con i "Greci Indipendenti", classificati ultimi con il 4,8% e 13 seggi, e che sebbene siano di destra condividono con Syriza le posizioni anti-austerity. L’ex premier Samaras è il grande sconfitto di queste elezioni, non essendo riuscito a raccogliere più del 27,8% dei consensi e 76 seggi.

Gli amici (e i nemici) di Alexis. Nonostante il suo partito sia di sinistra radicale, Alexis Tsipras è riuscito a guadagnarsi le simpatie di molti personaggi politici che, nel mondo, stanno dalla parte opposta. Prima tra tutti Marine Le Pen, del Front National francese, che in un’intervista a Le Monde pochi giorni prima del voto parlando dei greci di Syriza aveva dichiarato: «Nonostante non siamo d’accordo con tutto il programma, e specialmente con le loro idee sull’immigrazione, festeggeremo una loro vittoria». Le Pen non si è ancora espressa pubblicamente dopo il voto, ma lo ha fatto il suo vice, twittando “Uno schiaffo alla casta neogollista e socialista europeista, e una bella speranza perché i veri dibattiti potranno moltiplicarsi: sull'austerità, sull'euro, l'Ue!” E in casa nostra, oltre agli estimatori della prima ora, legati agli ambienti di sinistra, il primo a schierarsi con Tsipras è stato Matteo Salvini. Perfettamente allineato sulle posizioni della sua mentore francese, giorni fa aveva dichiarato: «Le elezioni di domenica in Grecia saranno un passo in avanti, un calcio nel sedere agli eurocratici che ci hanno portato in queste condizioni. Mi auguro che vinca Tsipras e non i servi di Bruxelles e di Berlino». E quando sono apparsi i primi exit poll con la chiara vittoria della sinistra di Syriza ha twittato: “Elezioni in Grecia, un bello schiaffone all'Europa di ‪euro, disoccupazione e banche. Adesso tocca a noi!”.

 

 

Di parere simile anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, che ha augurato a Tsipras un “in bocca al lupo” via twitter, dicendo di sognare “un'Europa di popoli liberi e sovrani”. Chiaro riferimento alle imposizioni della Germania a cui tutti gli altri paesi dell’Eurozona devono sottostare in fatto di economia e austerity. A voto concluso la deputata di Fratelli d’Italia si è espressa così su twitter: “Il risultato delle elezioni in Grecia racconta fallimento politiche Troika e voglia di libertà dei popoli europei”

E tra gli amici di Tsipras non possono mancare gli spagnoli di Podemos, che su twitter si sono complimentati per la vittoria scrivendo “I greci finalmente avranno un proprio governo, non un inviato della Merkel”.

Mentre in Grecia tutti esultano, in Germania la Bild, uno dei principali quotidiani, titola “Ha vinto l’euroterrore”. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, non appena hanno iniziato a diffondersi gli esiti del voto ellenico ha dichiarato alla tv tedesca Ard: “Ora Atene rispetti gli impegni, le riforme sono nel loro interesse”. Il primo leader europeo che si è espresso pubblicamente dopo la vittoria di Tsipras è stato David Cameron, anche lui su twitter: “cresceranno le incertezze economiche in Europa. Ecco perché Londra deve rispettare il nostro piano, garantire la sicurezza a casa”.

Il discorso di Alexis Tsipras.

«Cittadini di Atene oggi il popolo greco ha fatto la storia. Il popolo greco ci ha dato un mandato molto chiaro, la Grecia lascia l’austerità, lascia dietro di sé anni di oppressione, la Grecia va avanti con la speranza verso un'Europa che sta cambiando. Noi abbiamo fatto un passo avanti per incontrare tutti gli altri popoli dell’Europa. Da domani cominciamo un compito molto difficile. Chiudere con il circolo vizioso dell’austerità, annullare il memorandum dell’austerità. Il popolo greco ha messo la troika nel passato, il popolo greco ci dà il mandato per un rinascimento nazionale. Creeremo un governo per tutti e tutte, daremo fiducia a ogni greco e a ogni greca, lotteremo tutti insieme per ricostruire la nostra patria con onestà e amicizia. Ha vinto la Grecia del lavoro, della conoscenza, della creatività, che chiede tempo e spazio per un futuro dignitoso. Voglio ringraziare di cuore tutti voi. Ma anche le migliaia di persone che sono venute da tutta Europa per dimostrare la solidarietà dell’Europa. La nostra lotta è quella di ogni popolo che combatte contro l’austerità.

Il governo greco è pronto a collaborare per una vera nuova soluzione, per far uscire la Grecia dal circolo vizioso, per far ritornare la Grecia e l’Europa alla stabilità. Il nuovo governo non darà ragione a nessuna Cassandra, non accetteremo di inchinarci davanti a nessuna costrizione. Combatteremo per la democrazia a livello sociale e a livello amministrativo. Ci riprenderemo la speranza, il sorriso, la nostra dignità. Voglio ringraziare di cuore tutti voi che avete lottato con ottimismo, prendendo la speranza tra le mani. In questo momento storico in cui tutti ci guardano, vogliamo rassicurarvi sulla fatto che lotteremo tutti insieme per far restare il sole della democrazia e della dignità sopra la Grecia, insieme ce la faremo. Oggi festeggiamo: questo popolo ha bisogno di festeggiare. Forza e lottiamo insieme».

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