A Rio 2016

Tutti gli atleti italiani arruolati (Tipo il caporale Rachele Bruni)

Tutti gli atleti italiani arruolati (Tipo il caporale Rachele Bruni)
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La medaglia d'oro italiana numero 200 della storia delle olimpiadi l'ha vinta un atleta con le stellette: il Caporal maggiore dell'Esercito, Fabio Basile. Lui è infatti uno dei 75 atleti militari presenti (su un totale di 314) ai Giochi di Rio nella squadra italiana. Rispettivamente sono 29 dell’Esercito, 8 della Marina, 23 dell’Aeronautica, 15 dei Carabinieri. A sorpresa c'è una quasi parità tra uomo e donne: rispettivamente 38  e 37, che hanno preso parte in 55 discipline sportive, dalla scherma al tiro con l’arco, passando per il nuoto, la ginnastica ritmica e artistica, il tiro a volo, il tiro a segno e molte altre. A Londra quattro anni fa erano alcuni in più e portarono a caso un bel bottino: 13 medaglie (4 d’oro, 4 d’argento e 5 di bronzo) delle 28 conquistate complessivamente  dall'Italia.

 

 

Quanti sono gli atleti arruolati (e come funziona). Perché se lo sport sta raccogliendo tante sorprendenti medaglie ai Giochi lo deve a un'organizzazione a cui non si presta mai molta attenzione: è quella delle forze armate che nei vari corpi fa crescere centinaia di atleti in discipline generalmente minori, che difficilmente troverebbero strutture e organizzazioni per loro. Oggi gli atleti arruolati tra Esercito, Marina, Areonautica e Carabinieri sono quasi 600. Si può accedere attraverso un concorso riservato agli atleti tra i 17 e i 35 anni che hanno già ottenuto «risultati agonistici almeno di livello nazionale certificati dal CONI». Il contratto è come volontari in ferma prefissata quadriennale, con stipendio come quello di chi è in normale servizio militare. Ma in più i militari-atleti hanno addestratori tutti per loro, secondo le rispettive attività agonistiche.

Chi sono gli atleti italiani arruolati. E spesso sono quelli che non t'aspetti, anche perché impegnati in discipline che non hanno molto di militaresco. Ad esempio la simpatica Francesca Dallapè che ha conquistato uno straordinario argento nei tuffi (trampolino sincro 3 metri) in coppia con Tania Cagnotto è Caporal maggiore scelto dell'Esercito. È 1° Caporal maggiore dell'Esercito Odette Giuffrida  nel judo nella categoria 52 Kg. All'elenco delle medaglie made in Esercito, vanno aggiunte anche quelle di Gabriele Detti, bronzo negli 800 e nei 1500 di nuoto. Anche lui è 1° Caporal maggiore.

 

https://youtu.be/Qo7M2EoFq3g

 

Ma soprattutto è Caporal maggiore scelto Rachele Bruni, che, come riferisce con legittima soddisfazione un comunicato dell'Esercito, «ha conquistato una meravigliosa medaglia d'argento nella 10 km di nuoto in acque libere di Fort Copacabana con il tempo di 1h56:49.5 alle spalle dell'olandese Van Rouwendal». Rachele Bruni è proprio colei che ha attirato, l'attenzione di tutta l'informazione per l'outing circa la propria omosessualità. Infatti dopo il podio ha voluto ringraziare insieme l'Esercito anche la sua compagna Diletta. Evidentemente le Forze Armate hanno ormai un DNA molto diverso da quello che immaginavamo. Già le avevamo viste capaci di importantissime operazioni umanitarie, con le forze di Marina, impegnate nel soccorso e recupero dei migranti. Ore ne scopriamo anche questo aspetto inaspettatamente aperto.

E le Paralimpiadi. A conferma di una nuova identità, l'Esercito sarà presente anche alle Paralimpiadi, che si aprono ai primi di settembre, sempre a Rio. aMonica Contrafatto del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa correrà i 100 metri nella categoria T42.

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