Da Palazzo Lombardia a...

Grattacieli di Milano, i nuovi arrivati Ora potete guardarli addirittura da...

Grattacieli di Milano, i nuovi arrivati Ora potete guardarli addirittura da...
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Lo si vede anche da Bergamo, appena tempo e aria tersa lo permettono. È lo skyline che in pochi anni ha cambiato la fisionomia di Milano, dandole un'impronta internazionale. I grattacieli nuovi sono quasi tutti sorti in una zona che già negli anni Sessanta s’era contraddistinta per una scelta all'americana.  Qui erano stati costruiti il Grattacielo Pirelli (1960, 127 metri di altezza) e la Torre Galfa (1959, 107 metri). Il primo è un capolavoro di Gio Ponti (venne definito il «grattacielo non più alto ma più bello del mondo») ed è sede del Consiglio regionale della Lombardia. Il secondo oggi è vuoto ma verrà presto trasformato in albergo. Per 40 anni lo skyline di Milano è rimasto solo un sogno embrionale. Poi con il nuovo millennio quel sogno ha recuperato molto del tempo perduto. In ordine cronologico, proviamo a passarli in rassegna.

 

Torre Lombardia

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Inaugurata nel 2010, sede della Regione Lombardia, è alta 161 metri. È stata realizzata  da Ieoh Ming Pei, architetto cinese naturalizzato statunitense, Premio Pritzker nel 1983. Tra le opere che hanno reso famoso Pei c'è la Piramide di accesso al Louvre. La Torre Lombardia apre al pubblico ogni domenica dalle 10 alle 18, con salita al Belvedere del 43esimo piano.

 

Torre Unicredit

Inaugurata nel 2014, è alta 231 metri, con la celebre guglia visibile da quasi ogni punto della città. La parte di uffici è invece alta 146 metri. Si compone in realtà di una doppia torre, la A e la B, progettate da César Pelli. Alla base si apre una piazza intitolata a Gae Aulenti, che è diventata punto di attrazione e di ritrovo frequentatissimo. Caso raro di una città che non finisce di vivere alle sei di sera.

 

Bosco verticale

Sono i due edifici di maggior successo del grande complesso di Porta Nuova. Due torri residenziali di 111 metri e 78 metri disegnate da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) e che nel 2014 sono state votate come migliori grattacieli costruiti al mondo lo scorso anno. Devono il nome ad una caratteristica unica: hanno 900 specie arboree (550 alberi nella prima torre e 350 nella seconda, circa) sugli 8 900 mq di terrazze.

 

Torre Solaria e Torre Solea

Con i suoi 143 metri è l'edificio per abitazioni più alto d'Italia. Fa parte sempre del complesso Porta Nuova ed è stato progettato dallo Studio Arquitectonica di Miami insieme a quello Milanese di Antonio Citterio.

La Torre Solea fa parte dello stesso complesso della Torre Solaria. È alta 100 metri. È a destinazione residenziale, caratterizzata come la torre sorella dai balconi in vetro smerigliato verde acqua.

 

Torre Diamante

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È l'edificio che chiude il complesso Porta Nuova verso Est, caratterizzato da una forma inconfondibile. Deve il suo nome alla sagoma sfaccettata che continua negli edifici più bassi chiamati Diamantini. È stato progettato dallo studio di architettura Kohn Pedersen Fox, in collaborazione con lo studio milanese di Paolo Caputo. È alta 140 metri. È caratterizzata da una geometria irregolare: infatti le colonne perimetrali dell'edificio sono inclinate rispetto alla verticale.

 

Torre Isozaki

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È il grattacielo più alto d'Italia e sesto d'Europa con i suoi 207 metri che diventano 247 con l'antenna. È stato progettato dall'architetto giapponese Arata Isozaki. Sorge nel complesso di City life e fa parte di un complesso di tre grattacieli: il secondo è in costruzione, su progetto di Zaha Hadid. Questa Torre, straordinariamente sottile, svetta molto agile ed è caratterizzata da quattro gigantesche staffe gialle che da terra arrivano al 15esimo piano per evitare le oscillazioni ai piani alti.

 

Le torri di Mediolanum

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Facciamo un salto indietro di 2mila anni. Nell'area di via Circo dove sorgeva il palazzo imperiale, Massimiano aveva fatto costruire numerose torri. Ora ne restano due, alte una ventina di metri, che sono state riaperte in questi giorni e integrate nel percorso del Museo Archeologico di Corso Magenta. Non sono alte ma sono straordinariamente suggestive. Sono stati i primi grattacieli di Milano...

 

La Highline Galleria

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Non è un grattacielo, ma è il punto migliore da cui guardare i grattacieli milanese. È il nuovo percorso appena aperto sopra i tetti del Galleria Vittorio Emanuele. Un percorso di 250 metri, che viene aperto al pubblico oggi, 20 maggio. Ingresso da via Silvio Pellico 2. 15 euro.

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