Chi sono i procuratori della Dea

A mercato chiuso, ci siamo fatti una domanda: perché il ruolo dei procuratori sportivi è così importante? E ancora: com’è la situazione all’Atalanta in tema di agenti? Il quadro che emerge è molto significativo, ci sono dettagli importanti e un paio di situazioni che meritano di essere spiegate come, ad esempio, perché per una società come quella orobica è importante avere buoni rapporti con l’agente Giuseppe Riso.
Cosa fa e quanto guadagna un procuratore. Per fare il procuratore basta avere un diploma, il casellario giudiziario immacolato e conseguire una specifica licenza per essere iscritto a un apposito albo. Solo i parenti stretti di un giocatore e gli avvocati possono esercitare la professione senza esame d’abilitazione e, oltre al regolamento agenti, alle specifiche differenze tra ex agenti Fifa e intermediari di cui risparmiamo i tecnicismi, la definizione è molto semplice: il procuratore è un libero professionista che mette in contatto la società interessata e lo sportivo, favorendo la stipula di un contratto. Il compenso previsto si basa su una percentuale che dovrebbe essere del 3 percento ma che, in caso di accordi diversi tra le parti, può anche essere più alta.
La forza di un procuratore sportivo si misura normalmente in due parametri: il livello e la quantità dei giocatori di cui detiene la procura (esclusiva o meno) e il rapporto di stima e fiducia (chiamatelo pure canale privilegiato) che riesce ad instaurare con le società. Più alto è il livello dei calciatori di cui si curano gli interessi, più sono le società con cui un procuratore lavora e maggiori sono le possibilità di chiudere un contratto e quindi di aumentare i guadagni.
Tanti di questi procuratori sono conosciuti per i contratti che hanno seguito, da Jorge Mendes (portoghese, assiste Cristiano Ronaldo e Mourinho) a Mino Raiola, passando per Pasqualin, Tinti e molti altri. Ci sono classifiche di guadagno e numeri di assistiti a determinare la loro forza e le cifre sono da capogiro: per il trasferimento di Pogba al Manchester United, Raiola ha incassato qualcosa come venticinque milioni di euro di commissione.
Al centro della foto, nel cerchio rosso, Giuseppe Riso. Insieme a lui alcuni dei suoi assistiti nerazzurri:
Caldara, Petagna, Gomez e Gagliardini, ora all’Inter.
Atalanta, è Giuseppe Riso il più influente. Declinando il ragionamento alla società nerazzurra e analizzando la rosa a disposizione di Gasperini, balza all’occhio come il procuratore più importante e influente sia Giuseppe Riso. Il giovanissimo agente (33 anni) ha la procura di tantissimi calciatori emergenti del campionato italiano. La sua storia personale racconta di un rapporto molto buono con l’ad del Milan Galliani (nato ai tempi del ristorante Giannino di Milano dove Riso lavorava) e di una serie di trattative che gli hanno permesso di arrivare ad avere un ruolo importante nel panorama nazionale e internazionale. Nel gruppo atalantino, i giocatori della scuderia GrSport ( l’agenzia di Riso) sono Cristante, Gollini, Caldara e Petagna, oltre a Gomez che, insieme al cognato e agente argentino Naccarato, ha recentemente lasciato Leo Rodriguez per associarsi con Riso. Oltre ai giocatori in rosa, ci sono anche Gagliardini (appena passato all’Inter) e Sportiello (ora alla Fiorentina), al pari di Baselli, Sensi, Goldaniga, Dimarco e molti altri talenti in rampa di lancio. Per una società come quella nerazzurra, che con i giovani emergenti lavora spesso e cerca di portarli a Bergamo quando non sono ancora definitivamente esplosi, è importante lavorare bene con un agente come Riso, sia per piazzare al meglio i propri tesserati che per arrivare prima sui futuri campioni.
Gli altri agenti nerazzurri I restanti giocatori del gruppo atalantino sono più o meno distribuiti su altrettanti procuratori, fatto salvo il caso di altri due giovani cresciuti nel vivaio che hanno lo stesso agente. Il terzino Conti e il centrocampista Grassi sono seguiti da Mario Giuffredi, mentre tra i nomi più famosi troviamo Pastorello (procuratore di Berisha), D’Amico (Dramè), Martina (Zukanovic), Lippi (Spinazzola), Tinti (Paloschi) e Atananga (Kessie). Per tutti gli altri, soprattutto stranieri, i nomi degli agenti sono per lo più sconosciuti al grande pubblico, tranne per Freuler, che si affida a Shaqiri, fratello dell’ex giocatore dell’Inter. L’unico senza agente? Il cileno Carmona, che nelle trattative si affida alle proprie doti.