C’erano i suoi affetti più cari, l’amata gente di Gazzaniga e l’intera Valle Seriana a dare l’ultimo saluto sabato 29 marzo a Marco Masserini, 61 anni già sindaco del paese e amministratore di lungo corso, morto il 26 marzo.
La parrocchiale di Sant’Ippolito ha faticato non poco a contenere tutti coloro che hanno voluto stringere in un infinito, commosso abbraccio un uomo capace di costruire relazioni forti e profonde.
Al funerale la gente seriana, politici e imprenditori
«Marco – ha ricordato il parroco don Luigi Zanoletti nell’omelia – ha creato una costellazione di legami in ogni ambito che la sua vita ha incontrato: in famiglia, fra gli amici, in politica e nel lavoro. Aveva una curiosità esigente, che andava al di là delle convenzioni, laico e determinato. Voglio immaginare sulle sue labbra le parole del malfattore a fianco di Gesù sulla croce, ricordato nel Vangelo: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Lui gli risponderà come allora: In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”».
In chiesa c’erano amministratori, sindaci, parlamentari, consiglieri provinciali di ieri e di oggi, rappresentanti delle maggiori istituzioni, associazioni, enti e aziende con cui Masserini aveva collaborato.
La politica e il ricordo
Tanti coloro che negli ultimi anni l’avevano incontrato sul Monte Croce di Leffe, nell’agriturismo che seguiva con entusiasmo. Sin dagli anni ’90 era stato fra i promotori in Valle della Lega Nord. Era stato sindaco di Gazzaniga dal 2000 al 2010, ma anche consigliere provinciale e vicepresidente della Comunità Montana Valle Seriana ed in ultimo consigliere a Fiorano al Serio, dove nel 2024 era stato candidato sindaco.

Al termine della celebrazione è stata letta la Preghiera-testamento di Sant’Agostino, prima che la moglie Elena Maffeis (sposata poco meno di un anno fa) dedicasse un ultimo pensiero a Marco e a tutti i presenti. «Marco sarebbe stato davvero contento di vedere tutti – ha detto parlando a braccio – perché nei modi più diversi avete reso la sua vita bella e speciale. Un grazie a chi ci è stato sempre vicino e un ultimo grazie a Marco perché soprattutto lui, con il suo impegno e il suo amore gratuito, ha reso migliori le vite di tutti noi».
Prima del viaggio verso il Tempio Crematorio di Bergamo, Masserini è stato salutato sul sagrato da una folla silenziosa e commossa. Un applauso prolungato si è alzato scrosciante e condiviso, a sancire un grato ricordo che il tempo non potrà cancellare.