Alla Cava della Busa

Una pianta ha distrutto il camper in cui viveva Valerio ad Alzano: «Aiutatemi, sono disperato»

Il 51enne ha diffuso il suo Iban per raccogliere fondi. Stava per andarsene quando la montagna è franata: lui e i suoi tre cani sono salvi per miracolo

Una pianta ha distrutto il camper in cui viveva Valerio ad Alzano: «Aiutatemi, sono disperato»
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di Eleonora Busi

Aveva appena aperto la porta del suo camper per ritirarne la scaletta, Valerio Licini: quegli importanti rovesci lo preoccupavano, a breve si sarebbe spostato. Invece non ha fatto in tempo, perché il terreno, impregnato di pioggia, ha ceduto portando con sé una frana e un albero, che si è abbattuto proprio sopra il suo camper, provocando grossi danni agli interni e, soprattutto, agli esterni. È accaduto nel pomeriggio di ieri, giovedì 10 ottobre, nella zona della Cava della Busa di Alzano Lombardo.

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Una pianta ha distrutto il suo camper

Fosse accaduto dieci minuti più tardi, non ci sarebbero state conseguenze. «Ero arrivato da mezz'ora - racconta Licini, 51 anni, originario di Bergamo ma che per vent'anni ha risieduto ad Alzano -. Stavo parlando al telefono con un amico. All'improvviso sento un rumore di sassi scendere dalla montagna». Una prima allerta, che lo ha fatto preoccupare. «Mi sa che è meglio se vado via», ha riferito all'amico.

Così è sceso dal camper con l'intento di ritirare la scaletta che serve per salire. In quell'istante, dalla montagna si è staccata la frana che ha portato con sé un albero, finito proprio sul suo mezzo. Immediato l'allarme ai vigili del fuoco, intervenuti con la protezione civile per rimuovere la pianta. Valerio e i suoi tre cani, Holli, Babi e Picio, stanno bene. Ma i danni sono parecchi: la lamiera è piegata e spezzata in più punti, i mobili all'interno caduti e danneggiati.

La raccolta fondi per aiutarlo

Per questo motivo, il 51enne ha pubblicato un appello sui social. «Sono disperato», ha scritto lanciando una raccolta fondi (l'Iban per dare un aiuto a Valerio è: IT23H3608105138278307978357). Tutta la sua vita è racchiusa dentro le quattro pareti del suo fido mezzo a quattro ruote. Da ormai tre anni, infatti, vive nel suo camper, spostandosi di tanto in tanto e cambiando di volta in volta lavoro.

«È una scelta - racconta -. Lo avevo comprato perché il camper mi è sempre piaciuto. Poi, poco dopo la pandemia, sono andato a lavorare nel settore dell'agricoltura in Emilia Romagna: l'esperienza mi è piaciuta talmente tanto che ho deciso di andare a vivere in camper». Ora lavora per un'impresa di pulizie e da un paio di mesi stazionava alla Cava della Busa, ad Alzano.

«Ho ricevuto tanta solidarietà - conclude Licini -, ho ricevuto anche tante telefonate, ringrazio di cuore. Dopo il salvataggio, fortunatamente, il camper si è acceso per poterlo spostare. La cosa più importante è che sono qui ancora con i miei tre cagnolini per raccontarlo».

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