È un'Atalanta troppo Narcisa Ma per fortuna che c'è Gasp
Martedì 17 ottobre 2017: l’Atalanta Bergamasca Calcio compie 110 anni. Il regalo di compleanno della Samp è stato un tris troppo amaro, per essere ingurgitato senza colpo ferire. Ma bisogna saper perdere per ricominciare a vincere e, dopo sette risultati utili consecutivi fra campionato ed Europa League, una sconfitta ci può stare. A patto che serva da lezione. Conoscendo Gasperini, servirà senz’altro. Il primo tempo di Marassi è stato da manuale del calcio, con un crescendo di palle-gol e di gioco di qualità da spellarsi le mani se i nerazzurri non fossero stati così spreconi da chiuderlo con una sola rete di vantaggio. Il che, nell’intervallo, ha consentito a Giampaolo di registrare la Samp, di nuovo in campo letteralmente trasformata e capace di mandare al tappeto i rivali con un micidiale uno due, suggellato poi da Linetty. Transeat. Anche al tempo della tecnologia, il calcio conserva immutate le sue regole non scritte. Una fra queste stabilisce forte e chiaro: gol sbagliato, gol subìto. Appunto.
In casi come questi, il modo migliore per rialzare la testa è tornare subito in campo: giovedì a Reggio Emilia ci sarà l’Apollon che non è né l’Everton né il Lione, ma, proprio per questo, non deve essere sottovalutato. Anche perché la squadra cipriota sta onorando il torneo continentale con l’orgoglio e la grinta di chi, non avendo nulla da perdere, ha tutto da guadagnare. Qualcosa ci induce a pensare che rivedremo in azione la splendida Atalanta capace di strapazzare gli inglesi o di rimontare la Juve. Questo gruppo ha in corpo una tale capacità di gioco che, Marassi docet, a volte è portato a strafare. Una Dea Narcisa si fa solo del male. E non basta l’abilità nella caccia ad accomunare la figlia di Iaso, re dell’Arcadia e di Climene a Narciso, gran cacciatore figlio della ninfa Liriope e del dio Cefiso, talmente innamorato della sua stessa immagine riflessa da morire cadendo nel fiume in cui si specchiava. Gasperini sa come riportare a riva la sua squadra.
In tempi non sospetti, il tecnico aveva avvertito che, in questa prima fase della stagione, l’impegno continentale avrebbe potuto sottrarre qualche punto in campionato. Un pedaggio che l’Atalanta ha pagato a Genova. Eppure, ci sono tempi e modi per recuperare terreno nel massimo torneo, mentre l’Europa restituirà ai nerazzurri il sorriso che la Samp le ha tolto. Gasp vuol dire fiducia.