L'ultima è Marisa Laurito

5 vip del mondo dello spettacolo che sono diventati pittori apprezzati

5 vip del mondo dello spettacolo che sono diventati pittori apprezzati
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L'ultima in ordine di apparizione è Marisa Laurito, soubrette, presentatrice, cuoca, mattatrice di programmi televisivi e uno dei volti pubblici più amati in Italia. Da qualche giorno è anche pittrice, perché con la conferma della sua presenza (o meglio delle sue opere) alla prossima Biennale di Venezia la soubrette della “mossa” entra a pieno titolo nel panorama dell’arte contemporanea italiana.

In realtà il connubio fra arte e professionista dello spettacolo non è nuovo e non è detto nemmeno che sia sinonimo di mancanza di qualità. Tante sono le esperienze che precedono quella della Laurito. E, a conti fatti, le opere dei vip possono piacere o non piacere, ma anche per loro la gavetta nel mondo dell’arte resta lunga. Seppur avvantaggiati nella pubblicità e dal favore dei media, gli artisti dal nome già famoso emergono dopo un po’ di tempo e spesso dopo aver celato a lungo questa passione. Chi sono?

 

1. Marisa Laurito, “mossa” d’artista

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Lo scorso novembre, le opere di Marisa Laurito erano state esposte alla Triennale di Roma e in quell’occasione l’artista aveva dichiarato all’Ansa: «In verità ho cominciato a dipingere quando avevo 17 anni. Sognavo di fare l'attrice e per mantenermi lavoravo in alcuni studi commerciali napoletani, dove dipingevo a mano le cartoline. Si mettevano tutte in fila e io giù a colorare chilometri di mare, mare, mare. Per due lire facevo anche delle nature morte, copiando Van Gogh. C'era un signore, proprietario di un bar, che ne comprò tante, convinto che un giorno sarei diventata un'artista famosa».

La seconda volta in cui la Laurito riprende seriamente in mano il pennello è quando deve ristrutturare la sua casa di New York, dove dipinge tutta una serie di tele che dichiara però essere opera di un’artista araba. Piacciono, e pian piano svela agli amici e al pubblico la sua piccola bugia: nessuna artista araba, ma una verace napoletana con la passione per l’arte. Così, arrivano sei mostre in due anni. Il cavalletto è accanto al tavolo della cucina: la spumeggiante attrice può alternare le sue due passioni, che recentemente l’hanno portata a cavalcare di nuovo le scene e a incontrare, ancora una volta, il favore degli italiani.

Oltre alla Biennale di Venezia e a Roma lavorerà anche per l’Expo a Milano, ricoprendo una delle colonne del Pirellone e segnando in maniera indiscutibile quello che sembra l’inizio di una promettente carriera.

 

2. Dario Ballantini, da Striscia alle gallerie di tutto il mondo

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Parlando di vip votati alla pittura, il più famoso è certamente Dario Ballantini, che il pubblico italiano ha scoperto pittore proprio quando era all’apice della sua carriera di comico e inviato della trasmissione satirica Striscia la notizia. In realtà si può dire che Ballantini sia figlio d’arte, perché il padre dipinge in stile neo realista, lo zio è un post macchiaiolo, il nonno un attore di compagnie filodrammatiche e un altro zio un tenore mancato.

Per cui il giovane, appassionato indistintamente al disegno e al teatro, inizia il suo doppio percorso finché, nel 1994 incontra Antonio Ricci e arriva a Striscia la notizia con l'imitazione di Dario Fo, Ignazio La Russa e Vittorio Cecchi Gori. Proprio il programma di Canale 5 gli dà la possibilità di concretizzare il sogno di pittore. Nel 2001, come inviato dal tg satirico, incontra a San Benedetto del Tronto il critico Achille Bonito Oliva, con il quale parla di pittura, sottoponendogli le foto delle sue vecchie opere e ricevendone incoraggiamenti. Arriva la prima mostra a Milano, con critiche entusiaste che corrono a definirlo un pittore cubo-espressionista, poi espone a Padova, Genova, Como, Fano, Bergamo e partecipa a collettive tra cui spicca quella al parlamento europeo di Bruxelles con il Gruppo Labronico. Ora Ballantini tiene mostre un po’ in tutto il mondo e anche il pubblico televisivo si è abituato a definirlo artista.

 

3. Ludmilla Radchenko, sono lontani i tempi da “letterina”

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Poco dopo la sua partecipazione al reality La Talpa, anche Ludmilla Radchenko, “letterina” di Gerry Scotti si svela come pittrice.

Ha già partecipato a Miss Russia quando si diploma in design della moda ad Omsk. La sua carriera televisiva in Italia inizia con una telepromozione e poi come ballerina in alcuni varietà, finché non balza alla cronaca il suo matrimonio con la Iena Matteo Viviani. Nel 2008 torna alla sua vera passione: la pittura. Nel 2010 realizza una mucca gigante per la “Cow Parade 2010”, una mostra di design internazionale; poi partecipa ad un'installazione artistica alla Triennale di Milano ed espone in una personale al Museo di Arte Contemporanea di Lucca. È presente a numerosissimi eventi di Design e Pittura ed ha un suo studio a Milano sulla pittura Pop Art.

Si legge sul suo sito: «L’arte urlata di Ludmilla si nutre di vita reale, composizioni ricche di messaggi visivi, collage di vita quotidiana con pennellate d’ironia». Oltre alle tele lavora con brand del design mondiale e progetta FullART Made in Italy, una linea di foulard con stampe d’arte su materiali pregiati.

 

4. Amanda Lear, la diva indiscussa

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INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA DEI DIPINTI DI AMANDA LEAR
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La vera icona è lei, Amanda Lear, personaggio fra i personaggi, musa ispiratrice di Dalì, amante di David Bowie, cantante dal successo mondiale e artista dal fascino misterioso. Amanda è una continua scoperta. Le sue origini di donna e star sono avvolte nel mistero ma ovunque appaia è un successo. Secondo alcune interviste, sarebbe nata da un marinaio britannico in congedo a Hong Kong, e da una madre di origini russo-mongole. La verità sulla sua data di nascita, i nomi e le nazionalità dei suoi genitori e le città in cui è stata allevata, tuttavia, è questione dibattuta in Italia, Francia e Germania fin dai primi anni Ottanta, anche perché lei stessa per tutta la sua carriera ha deliberatamente fornito in più occasioni informazioni contraddittorie sulla sua giovinezza e sulla sua sessualità. Un vero genio del marketing contemporaneo.

L’ultima mostra in Italia risale al 2013 e si intitolava Visioni, quasi a sottolineare l’incredibile mondo che ruota attorno a questa artista imprevedibile e che dà solo l’illusione – nulla più – di poter entrare, per un momento, nell’intimo universo della Lear.

 

5. Franco Mussida, oltre la musica

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Una-delle-opere-di-Mussida-in-mostra-a-San-Marino
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Il connubio musica e arte è forse uno dei più antichi. Ci sono esempi illustri, da Gino Paoli che non ha mai nascosto le sue origini di pittore a Bob Dylan. Uno dei più attivi però è il musicista e scultore Franco Mussida membro fondatore della PFM. Superfluo ripercorrere la sua illustre carriera musicale, costellata di successi e di collaborazioni con i principali artisti della canzone italiana.

Il suo sguardo onirico e concettuale è presente anche nelle sue opere. Nel 2012 ha presentato il suo progetto scultoreo: i Padelloni, opere di ceramica ricoperte di oro zecchino, platino e rame del diametro di 30 centimetri, che rappresentano un gioco di significati tra il simbolo della cottura domestica e il ‘cibo per l’anima’, ossia la musica (il termine ‘padellone’ stesso è un modo popolare degli anni Settanta di definire i dischi in vinile a 33 giri).

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