I "William e Kate del Bhutan" inconteranno i veri William e Kate
Lui, Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, è il Re Drago del Buthan e lei, Jetsun Pema, è la sua consorte. Li hanno paragonati al Duca e alla Duchessa di Cambridge per affiatamento, interessi e popolarità. E ora William e Kate andranno a far loro visita. Kensington Palace ha annunciato che il viaggio è programmato per la primavera, nello stesso periodo in cui il principe Harry sarà mandato in Nepal.
Kate e Jetsun: sportive, chic, colte. I William e Kate del Buthan stanno peraltro aspettando il loro primogenito, che avrà probabilmente pochi giorni, quando i reali britannici arriveranno a Punakha. La genitorialità potrebbe essere un comodo rompighiaccio, sostengono già alcuni. In ogni caso, le due coppie non mancheranno di argomenti di cui parlare amabilmente. La regina Jetsun Pema, 25 anni, ha studiato alla Regent’s University di Londra e ha una laurea in storia dell’arte, proprio come Kate. Ha capitanato la squadra di basket della sua scuola, mentre Kate era un’abile giocatrice di hockey. Entrambe sono un’icona di stile, sono convolate a nozze nello stesso anno, il 2011, e sono diventate un modello per molte ragazzine. Nessuna delle due, inoltre, ha una sola goccia sangue blu: la regina bhutanese è figlia di un pilota.
Matrimoni da favola... Il matrimonio di William e Kate è stato fotografato e descritto ampiamente dalla stampa europea e internazionale, ma poco si sa della cerimonia avvenuta in Bhutan. Il giorno e l’ora sono stati stabiliti dagli astronomi di corte, perché il momento fosse propizio per i giovani sposi. Tra i canti dei monaci buddisti, il re Jigme ha posto sul capo della sposa un broccato di seta ricamata, rendendola così regina del minuscolo stato himalayano. Migliaia di persone, provenienti dalle montagne circostanti, hanno assistito alla cerimonia svoltasi nella capitale Punakha. Tre giorni di danze hanno accompagnato i festeggiamenti.
… e d’amore. Come la storia d’amore tra William e Kate è stata definita una favola moderna, così quella di Jigme Khesar e della moglie ha sfidato i tabù del Bhutan. Gli innamorati hanno vissuto insieme per otto mesi prima di sposarsi – una decisione inaudita per la casa regnante del Paese – e, inoltre, il giovane re non ha problemi a parlare apertamente del suo amore per Jetsun e a tenerla per mano di fronte al popolo. Ovviamente, ha escluso completamente l’idea di seguire la tradizione e avere altre mogli, a differenza del padre, che sposò quattro sorelle in una sola cerimonia nuziale.
Due Principi Azzurri. I reali inglesi e quelli bhutanesi sono coppie giovani e moderne che, pur rispettando le tradizioni, non rinunciano a cambiare usanze ormai sorpassate. Jigme è stato educato nel Massachusetts, in America, e poi a Oxford, dove si è laureato in relazioni internazionali. È l’idolo delle ragazzine asiatiche, tanto che è stato soprannominato “Prince Charming”, Principe Azzurro. Pare infatti che abbia fatto strage di cuori durante i suoi viaggi in Thailandia e Giappone. Un po’ comeWilliam. A differenza del nipote della regina Elisabetta II, però, Jigme è diventato re dopo che il padre, Jigme Singye Wangchuck, ha abdicato in suo favore, allo scopo di accelerare il processo di democratizzazione e il passaggio a una monarchia costituzionale, come quella inglese.
Vicini al popolo. Il nuovo re, in effetti, non ha perso tempo. Oltre a essere interessato ai temi ambientali, come William e Kate, ha scritto una serie di riforme che mirano a portare nel 21esimo secolo un Paese che fino agli anni Sessanta non ha avuto ospedali, elettricità e strade asfaltate. Il Re Drago non esita, inoltre, a distribuire inviti per il tè delle cinque alla gente comune– un comportamento disinvolto e amichevole che differisce molto da quello del padre – e non ha problemi a mescolarsi tra il popolo durante le funzioni pubbliche, con grande esasperazione degli uomini della sicurezza. La disinvoltura con cui la coppia si avvicina alla gente comune è un altro tratto in comune con i principi inglesi, amati dal popolo proprio per la loro disponibilità.