è morto il 29 dicembre

William, che inventò l'ovetto Kinder e la sua vita che sembra una fiaba

William, che inventò l'ovetto Kinder e la sua vita che sembra una fiaba
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La sua più che una storia sembra una vera e propria fiaba. William Salice, uomo semplice, nato a Voghera, che nel 1960 aveva avuto la fortuna di essere assunto da una delle aziende modello del sistema Italia, la Ferrero di Alba. Era entrato come piazzista, avendo solo un diploma di scuola commerciale.

Ma Michele Ferrero, il grande patron, colse in quel ragazzo una qualità molto rara: sapeva leggere i desideri delle persone. Anche quelli nascosti e inespressi. Così lo dirottò in un altro settore dell'azienda, quello dello sviluppo dei prodotti. Salice ben presto diventò leader, dimostrando di saper mettere sul mercato prodotto che ogni volta colpivano nel segno. Sino al grande exploit. L'invenzione dell'ovetto Kinder, il prodotto che insieme alla Nutella fece la fortuna mondiale della Ferrero. Anche se lui si schermiva sempre e attribuiva l'invenzione all'imprenditore. «Io ho solo realizzato una sua intuizione geniale», diceva ogni volta che gli chiedevano di raccontare quell'episodio epico.

 

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Usiamo l'imperfetto perché purtroppo William Salice è morto il 29 dicembre; era da tempo malato ed era stato ricoverato in una RSA di Pavia. Ma quel che ha colpito tutti è la quantità di persone che lo andavano a trovare. E la ragione sta in quello che l'ex manager della Ferrero fece una volta andato in pensione dieci anni fa. Essendo solo, ritirò i 400mila euro della liquidazione e li investì in una fondazione che aveva lo scopo di aiutare i ragazzi a realizzare i loro sogni. Aveva l'idea chiara in testa: voleva che tutti avessero la chance che a lui aveva dato Michele Ferrero. Lui aveva potuto realizzare il suo sogno e con le sue invenzioni golose era venuto incontro ai desideri di milioni di persone.

Così nel 2009 la sua Fondazione, che aveva sede a Loano, in Liguria, dove era andato a vivere, lanciò un bando che non si era mai visto: avrebbe selezionato 100 sogni presentati dai ragazzi di tutt'Italia e li avrebbe aiutati a realizzarli. In che modo? Non semplicemente dando loro dei soldi, ma formandoli attraverso dei corsi estivi di altissimo livello, a volte tenuti addirittura da premi Nobel.

 

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Così Loano con gli anni è diventata una straordinaria culla dei sogni che il "diplomato" William Salice aveva affidato alle mani esperte di Renata Crotti, docente universitaria, che teneva per tutti lezioni di storia. I ragazzi che scrivevano da tutt'Italia naturalmente aumentavano, così per selezionare i "sogni" migliori Salice aveva costituito una commissione di grandi sognatori, di cui facevano parte, tra gli altri, il paroliere Mogol e lo scrittore Vincenzo Cerami. Unico suggerimento che quest'uomo da fiaba si sentiva di dare era quello di privilegiare i sogni che avessero una valenza sociale. Naturalmente la sua liquidazione non poteva bastare a far decollare il sogno di Color your life (il nome della sua fondazione), così chiese una mano a Ferrero per trovare sostenitore. Il primo a starci fu proprio l'imprenditore di Alba. Che in questo modo ha aiutato a coltivare i sogni di centinaia di ragazzi che aveva già reso felici con i suoi ovetti Kinder.

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