Il talento di "Little Miss Mozart" Prodigio musicale a soli 10 anni

È cosa nota che tanti geni musicali hanno iniziato la loro carriera artistica in età davvero precoce. Prendi lo strabiliante caso di Wolfgang Amadeus Mozart: fin da giovanissimo dimostrò un talento per la musica tanto precoce quanto straordinario. A tre anni batteva i tasti del clavicembalo, a quattro suonava brevi pezzi, a cinque componeva. Capacità di questo genere sono più uniche che rare, da vero e proprio bambino prodigio. Ma ogni tanto capita che quella che pareva esser una dote così eccezionale e unica nel suo genere riprenda vita nella persona di un “predestinato”. È questo il caso di Alma Elizabeth Deutscher, una bambina di dieci anni inglese che, rivoluzionando le leggi della natura, è già in grado suonare in maniera davvero talentuosa sia il pianoforte che il violino. E, dettaglio non trascurabile, ha già composto diverse sonate molto apprezzate dagli esperti del settore.
Una famiglia musicale. “Little Miss Mozart”, così l’ha ribattezzata la stampa britannica, vive con i genitori a Dorking, nella contea del Surrey. Al momento i compositori che più preferisce e da cui prende spesso ispirazione sono Mozart, Schubert e Cajkovskij. Va comunque detto che qualsiasi tipo di genialità innata si trovi in ogni persona, per affermarsi, ha sempre bisogno di un terreno fertile su cui germogliare. E la genialità artistica di Elizabeth, quel terreno l’ha trovato proprio all’interno della sua famiglia: la madre suona l’organo come professionista, suo padre, invece, un linguista di origine israeliana, suona il flauto come dilettante. Quasi subito i genitori si accorsero di avere una figlia con un talento davvero speciale. A due anni le regalarono una piccola pianola, e, in breve, Elizabeth fu in grado di riconoscere e nominare tutte le note della tastiera. A tre anni arriva il violino e le prime lezioni private che iniziano a dare i primi frutti. Solo dopo un anno, infatti, padroneggia lo strumento con un’ottima tecnica ed è in grado di suonare le sinfonie di Handel.
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Ispirazione anche di notte. L’ispirazione per comporre la travolge d’improvviso, quasi senza preavviso e senza calcolo alcuno: «Anche quando sto cercando di fare qualcosa di diverso, quando le persone stanno parlando con me di qualcosa di completamente diverso, mi vengono queste belle melodie che suonano dentro la mia mente. A volte può essere la voce di un canto umano, a volte il suono di un pianoforte o di un violino». Le muse non conoscono i tradizionali ritmi della giornata umana, per questo, l’ispirazione può arrivare anche nel cuore della notte: ««La musica mi arriva quando mi rilasso o anche la notte, mentre dormo, è come una voce che mi sussurra le note all’orecchio». In questo modo ha scritto tre anni fa “The swepeer of dreams” (Lo spazzino dei sogni).
Lo scetticismo di alcuni. Le male lingue non mancano mai e c’è chi preferisce guardare con sospetto al caso della giovane Elizabeth, piuttosto che lasciarsi stupire dalle sue stratosferiche capacità. Secondo molti critici ed esperti musicali particolarmente scettici e disillusi non è possibile - e neppure contemplabile - che una bambina di età così giovane sia in grado di dar vita a melodie ed opere di comprovata qualità, traguardo - a detta loro - possibile solo dopo anni e anni di studio. L’articolo di Repubblica che racconta la storia di questa bambina ricorda le parole del romanziere Philip Hensher pronunciate nel 2007, dopo avere ascoltato la sinfonia di Jay Greenberg, un ragazzo prodigio di 15 anni uscito dalla famosa Juilliard School: «Una musica seria non potrà mai essere scritta da un bambino». Grazie a Dio, la storia ha più e più volte smentito la superbia e lo scetticismo di questa tesi.