A maggio si vota in undici Comuni bergamaschi. Con un occhio a Brescia

di Wainer Preda

Italia Paese di poeti, santi, navigatori ed... elettori. Sì, perché non si è ancora spento l'eco delle elezioni Regionali, che fra due mesi e mezzo si vota di nuovo. In Bergamasca si andrà alle urne il 14 e 15 maggio prossimi, in undici Comuni.

Elezioni amministrative, territorialmente limitate, d'accordo. Ma pur sempre occasione per misurare la temperatura dell'elettorato. Decisamente bassa, stando all'affluenza delle ultime Regionali. Ma tant'è, per il proprio Comune forse i bergamaschi invertiranno la tendenza a disertare il voto.

Di certo, dopo il via libera del Consiglio dei ministri, si andrà a elezioni a Aviatico, Capriate San Gervasio, Casnigo, Foresto Sparso, Mapello, Oltre il Colle, Paladina, Pianico, Piazzolo, Serina e Villa d'Ogna.

La presentazione delle liste dovrà avvenire entro la metà di aprile. Il problema di tutti i piccoli Comuni è trovare i candidati. Perché se un tempo fare il sindaco o il consigliere comunale era blasone, oggi l'atteggiamento è drasticamente cambiato.

Si vota anche a Brescia (e Bergamo butta l'occhio)

In totale saranno poco meno di 800 i Comuni interessati dalle Amministrative 2023. Tra questi, anche diciassette capoluoghi di provincia e uno di regione. Particolarmente significativo, dal punto di vista politico, il confronto nella vicina Brescia.

Il sindaco Emilio Del Bono, del Partito Democratico, dopo due mandati, non potrà ricandidarsi. Il centrodestra invece dovrà trovare la quadra sul candidato. Si è parlato del leghista Fabio Rolfi, rieletto in Regione. Ma la città della Leonessa interessa anche a Fratelli d'Italia.

Alla fine, sarà tutto un gioco di equilibri interni alle coalizioni. Certo è che le candidature a Brescia (e i relativi risultati) peseranno anche sul tavolo (e sulle strategie) per Bergamo, dove si andrà al voto il prossimo anno.