La polemica

Accuse di «cultura fascista», con presidio, per il nuovo assessore all’Istruzione di Alzano

Richiesta di dimissioni da Alzano Viva. La risposta: «Non mi intimoriscono gli attacchi personali»

Accuse di «cultura fascista», con presidio, per il nuovo assessore all’Istruzione di Alzano
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L’associazione Alzano Viva-Cittadinanza Attiva si scontra subito con il neoassessore all’Istruzione e agli Organi Istituzionali Roberta Angelica Contessi Manenti, nominata dal sindaco Camillo Bertocchi mercoledì 1 marzo. Ne chiede le dimissioni immediate, organizzando persino un presidio «pacifico e democratico» davanti al Municipio, sabato 11 marzo alle 11.

Motivo? L’associazione parla di alcuni post pubblicati negli anni passati da Contessi Manenti, quando ricopriva il ruolo di consigliere comunale. In particolare, si fa riferimento a parole poco lusinghiere dedicate alla morte di Gino Strada. «Ci sembra la massima espressione di una cultura subfascista che si esprime in modo indegno - dichiara l’associazione -; sui social la signora Contessi Manenti dichiara di apprezzare i raduni di camerati (come quelli a Rovetta), difende il saluto fascista e disprezza questa Repubblica. Questa nomina è l'indice di sottovalutazione e di disprezzo del valore democratico della scuola da parte del sindaco Bertocchi».

Al presidio parteciperanno Alleanza Verdi e Sinistra, Non Una Di Meno, Sinistra Albinese, Eliana Como Direttivo Nazionale Cgil e le associazioni Asia e Usb.

Non si è fatta attendere la risposta della diretta interessata, che conferma rispetto per la Repubblica e per un ordinamento «che ben conosco, essendo laureata in giurisprudenza». «Non mi intimoriscono gli attacchi personali, fanno parte di un modo di fare politica che non mi appartiene; confrontiamoci sui contenuti e sull’operato, su questo sono sempre disponibile».

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