La Caritas: noi ci siamo

Afghanistan, la mano tesa di Gori ai rifugiati: «Disponibili ad accoglierli sin d'ora»

Uomini, donne, bambini, a Kabul si salva chi può. Le immagini più drammatiche sono arrivate dall'aeroporto internazionale della capitale afghana

Afghanistan, la mano tesa di Gori ai rifugiati: «Disponibili ad accoglierli sin d'ora»
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C’è chi è riuscito a imbarcarsi su un volo in partenza, chi è stato tirato di peso dentro all’aereo dagli altri passeggeri prima che iniziasse il rullaggio e chi gli aerei li ha rincorsi sulla pista di decollo, aggrappandosi alle ali e ai carrelli in corsa. C’è chi ha raccolto quel poco che basta per lasciarsi la propria vita alle spalle e ha cercato di lasciare il paese in automobile. Uomini, donne, bambini, in Afghanistan si salva chi può.

Le immagini di Kabul caduta nelle mani dei talebani dopo quasi vent’anni di guerra stanno facendo il giro del mondo e sono stati diversi i politici italiani che hanno lanciato appelli affinché l’Italia non metta in salvo solo i nostri connazionali, ma accolga anche i profughi in fuga dai terroristi. Tra questi il sindaco Giorgio Gori, che ha espresso la propria solidarietà su Twitter. «Di fronte alla tragedia dell’Afghanistan siamo in tanti, sindaci di città italiane, a voler dare sin d’ora disponibilità all'accoglienza dei rifugiati. Se c’è una residua possibilità di riscatto dell’Occidente, è nell'abbraccio delle nostre comunità a chi fugge dal terrore».

L'appello di Gori è stato accolto dalla Caritas bergamasca, che si è detta disposta a fare la propria parte nell'accoglienza, ed è stato rilanciato anche da altri sindaci italiani, ad esempio quello di Palermo, Leoluca Orlando, o candidati sindaci, come quello di Novara Nicola Fonzo. Un abbraccio ai profughi ci si aspettava che arrivasse nell'immediato anche dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio. Che però, mentre la capitale afghana cadeva nelle mani dei talebani, invece di essere a Roma per lavorare all'attivazione di corridoi umanitari, era a godersi il meglio delle specialità salentine che le spiagge di Porto Cesareo sanno offrire, in compagnia del governatore Michele Emiliano e dell’ex ministro Francesco Boccia.

Nel frattempo le immagini che arrivavano dall’aeroporto internazionale di Kabul raccontavano di una capitale e un popolo preda del caos. Gli eventi più drammatici, come già detto, sono avvenuti sulla pista di decollo usata per evacuare il personale straniero: afghani hanno tentato di aggrapparsi agli aerei, qualcuno è anche precipitato dopo che l’aereo aveva preso quota.

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