Verde pubblico

Alberi, il Comune di Bergamo tranquillizza: «Nessun nuovo abbattimento, piani di reintegro»

L'assessore Marchesi risponde al consigliere di minoranza Carrara, che a novembre aveva sollevato la questione in un'interrogazione

Alberi, il Comune di Bergamo tranquillizza: «Nessun nuovo abbattimento, piani di reintegro»
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A novembre 2022, le azioni di potatura di grossi alberi sia in Piazzale Marconi, sia in Piazza Matteotti  erano state messe sotto i riflettori dal consigliere della Lega Alessandro Carrara in un'interrogazione presentata all'Amministrazione. La risposta dell'assessore al Verde pubblico Marzia Marchesi è arrivata oggi, 11 gennaio.

Quando vengono abbattuti gli alberi

L'amministratrice, al posto di rispondere puntualmente alle domande del consigliere di minoranza, ha preferito impostare un discorso ampio, che però non manca di andare a sciogliere i nodi sollevati dalle questioni poste. Scrive: «La tutela del patrimonio arboreo della città è da sempre al centro dell’azione dell’assessorato e costituisce obbiettivo programmatico dell’Amministrazione comunale, avuto riguardo, in particolare, al monitoraggio e alla cura delle essenze arboree non solo di quelle di maggior pregio ed età ma anche di quelle che richiedono più attenzione per varietà e caratteristiche di specie, fermo restando, in primis, la tutela della pubblica incolumità di persone, animali, proprietà pubbliche e private».

Parassiti e alte temperature mettono in difficoltà le piante

Alberi, foglie, fotosintesi clorofilliana, ossigeno, quindi qualità dell'aria. La catena di ragionamenti è immediata e quindi la Marchesi aggiunge: «Si ritiene doveroso precisare, così come riportato dai principali quotidiani di stampa, che dai dati sull’ambiente pubblicati alla fine dell’anno appena concluso, la qualità dell’aria della città continua a migliorare».

Inoltre, l'assessore sottolinea che «gli abbattimenti di alberi in città vengono disposti unicamente in caso di valutato rischio di pericolo per l'incolumità pubblica, per pericolo di schianto o cedimento strutturale di grandi branche poste in quota, e unicamente in presenza di patologie che, per obbligo di legge, ne impone l'abbattimento, oppure quando l'impossibilità alla lotta agli insetti parassiti». E oltre ai parassiti che potenzialmente potrebbero colpire le piante, un problema con il quale l'Amministrazione si è dovuta confrontare è il gran caldo della scorsa estate: «Le piantagioni effettuate nell'arco delle precedenti annualità seppur in ragione di piani di irrigazione adeguati, hanno sofferto non tanto di mancanza d'acqua, ma per le alte temperature, che bloccano il processo di fotosintesi e portano alla morte della pianta o alla perdita totale del fogliame».

Nessun nuovo abbattimento all'orizzonte

Aggiunge poi una rassicurazione: «Al momento, non sono in programma ulteriori abbattimenti di grandi esemplari di alberi, ma non si possono escludere programmazioni in tal senso, alla luce dei monitoraggi e valutazioni in corso e delle indagini visive di valutazione conoscitiva che porta a indagini più strutturali per diagnosticare eventuali carie o legno degradato all'interno dei tronchi. Da qui, la chiusura con una buona notizia: «Gli uffici stanno lavorando a un piano di reintegro, saldando la moria e i disseccamenti delle stagioni precedenti. Il resoconto lo si potrà certamente depositare nelle commissioni opportune al termine della stagione di piantagione, presumibilmente dopo il prossimo mese di aprile».

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