Polemica

Asili nido a Bergamo, Fratelli d'Italia torna a chiedere chiarezza sul quadro economico

Dopo l'intervento in consiglio comunale del sindaco sul tema, i consiglieri hanno presentato un'interrogazione che tocca diversi punti

Asili nido a Bergamo, Fratelli d'Italia torna a chiedere chiarezza sul quadro economico
Pubblicato:
Aggiornato:

Prosegue la polemica riguardo la gestione degli asili nido comunali. Dopo la mozione contro l'assessora ai Servizi per l’infanzia, educativi e scolastici Marzia Marchesi presentata da Fratelli d'Italia e il comunicato di disappunto della Cisl Fp di Bergamo, a cui l'Amministrazione ha replicato nei giorni scorsi, i consiglieri di minoranza di Fratelli d'Italia Ida Tentorio, Cristina Laganà, Arrigo Tremaglia e Filippo Bianchi hanno presentato un'interrogazione in cui si chiede chiarezza sul quadro economico legato alla vicenda degli asili nido, alla luce dell'intervento in consiglio comunale del sindaco sul tema.

Quanti sono i bambini?

Ciò che i consiglieri vogliono conoscere è, innanzitutto, «quanti sono i bambini che vengono calcolati convenzionalmente nei bilanci consuntivi e preventivi degli asili comunali. Ricordiamo che la dirigente ha ribadito due volte per iscritto che sono 498 (291 gestione diretta, 195 gestione esternalizzata, 12 Hubforkids). Gli uffici hanno detto 536, il Sindaco ha parlato di una media di 509».

Un'altra richiesta è quella di sapere «come è stata regolata nel recente appalto del 2024 la flessibilità. Capiamo benissimo che il numero può variare ogni giorno, e che ci sono condizioni diverse di fruizione del servizio (turni etc). Abbiamo trovato nei capitolati il numero massimo (262?) dei bambini assegnati alla gestione esternalizzata, ben superiore ai 195 indicati sopra, ma non siamo riusciti a leggere, come leggevamo nel capitolato del 2021, come viene trattata la flessibilità, che ci sembra fattore essenziale, proprio perché il sindaco ha rivendicato che il “servizio di Bergamo è il più flessibile del mondo…”».

Il contratto di appalto del 2021

I consiglieri proseguono chiedendo delucidazioni sull'aumento, rispetto alla data del contratto di appalto del 2021, di tutti i costi elencati dal sindaco («la sicurezza sul lavoro, materiali per le attività didattiche ed educative, integrazione degli arredi, le attrezzature, i materiali della pulizia degli ambienti e della cura, la cura personale dei bambini, anche di tipo farmaceutico, i costi generali e l’utile d’impresa…»), chiedendo in particolare «se ce n'è qualcuna che ha significativamente impattato su un totale che valeva il 15 per cento circa del totale dei costi».

Anche le successive richieste sono legate al contratto del 2021. «Chiediamo maggiori dettagli sulla definizione di "braccino corto" attribuito al contratto. Quali prestazioni, tra quelle elencate dal sindaco, sono da considerarsi aggiuntive e tali da giustificare il 20/25 per cento in più rispetto all'inflazione dei fattori costitutivi del costo, che sono aumentati mediamente del 13/14 per cento?».

Cooperative, contratti e lavoratori

Il focus si sposta poi sulle cooperative, per le quali i consiglieri chiedono notizie sull'applicazione del contratto dei lavoratori. « Il sindaco nel suo intervento ha detto testualmente “…sono particolarmente contenta di rispettare…forse ancora di più del giusto, quello che è dovuto nei contratti…non voglio sottopagare i lavoratori…”. Precisamente, cosa significa? in altre parole, i lavoratori delle cooperative hanno un qualche vantaggio aggiuntivo rispetto a quanto prescritto (e ci mancherebbe che non fosse rispettato…) dal loro contratto?».

Infine, la minoranza chiede «come mai afferma che il recente contratto dei servizi esternalizzati non è responsabilità di questa amministrazione, se la “Determinazione a Contrarre” è stata rettificata con determinazione 1915 del 15/7/2024, e tutta la gara d’ appalto è stata aggiudicata il 7/10/2024. Vuol dire che c’ erano alcune condizioni già trattate prima, che, comprensibilmente, era difficile modificare?».

Per ultimo, i consiglieri chiedono chiarezza su «quale sia la differenza del costo per bambino, tra gestione esternalizzata e diretta. Visto che fa riferimento al Maresciallo de La Palice, ed indica che è ben noto essere la seconda superiore alla prima, possiamo presumere che qualche idea ce l’abbia. A noi vanno bene anche approssimazioni (ma giustificate)».

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali