Facciamoci del male

Assist del Pd bergamasco, Vincenzo De Luca in affondo infilza Antonio Misiani

Invitato a Bergamo dai Dem a un convegno contro l’autonomia differenziata, il governatore della Campania randella il senatore bergamasco, che s’infuria

Assist del Pd bergamasco, Vincenzo De Luca in affondo infilza Antonio Misiani
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di Wainer Preda

Sotto la giacca, non si vede, ma porta scritto «maneggiare con cautela». Sì perché Vincenzo De Luca per personalità, schiettezza, tagliente ironia e soprattutto pensiero politico, può essere oltremodo devastante. Ne ha dato dimostrazione lunedì sera, 7 ottobre. Alla sala degli Angeli di Bergamo. A un convegno sull’Autonomia differenziata, dove non ha risparmiato stoccate in primis al suo partito, il Pd.

E dire che l’incontro era organizzato dai dem stessi, come sempre leggendari nel tirarsi la zappa sui piedi. Ma tant’è, prima il governatore della Campania ha affrontato le questioni politiche vere e proprie.

Con più di un argomento, si è detto contrario all’autonomia «che spacca l’Italia» e favorevole invece a un drastico taglio della burocrazia («burocrazia zero», l’ha chiamata) a favore dei ceti produttivi dell’intero Paese.

«La nostra è ancora una democrazia fragile, non ancora consolidata - ha sottolineato a margine -. Siamo ancora il Paese delle corporazioni. La democrazia come realtà solida e strutturata, sinceramente, da noi non esiste. In Italia non si prendono decisioni sulla base della ragione o dell’oggettività. Ma si prendono decisioni pubbliche come mediazione fra le corporazioni. Quello che è il punto di caduta di questi accordi, diventa legge. E non va bene. E poi, siamo davvero convinti che l’unità d’Italia sia ancora un vincolo morale, prima che politico, per tutti gli italiani? A volte ho la sensazione che su questo punto non ci siamo».

Poi, da Masaniello, fuoco alle polveri. «Io ho grande simpatia per Roberto Calderoli (padre dell’Autonomia differenziata - ndr) - ha detto -. Ma immaginare che un lombardo possa fare fesso un napoletano, un campano, è contro natura». Battuta dal sottile retrogusto. Visto che c’è anche un altro lombardo, bergamasco perfino, alle calcagna del governatore. Si tratta di Antonio Misiani, senatore del Pd mandato due anni fa in Campania da Elly Schlein con la missione di mettergli le briglie e farlo retrocedere dall’intento di ricandidarsi per la terza volta alle Regionali.

Al suo arrivo a Napoli, Misiani fu accolto dal governatore con un commento sarcastico: «È un bell’uomo». Tuttavia l’arcigno bergamasco (...)

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Commenti
FLAVIO

De luca pensi a governare la sua regione nel modo migliore !!! Ora tutti vedranno il suo operato da CAPO !!!!AUTONOMIA UNICA VIA!!!!

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