Auto-silo davanti al Donizetti? La Lista Gori: «La Lega vuole rendere brutta Bergamo»
I consiglieri di maggioranza bocciano l'idea avanzata dal Carroccio nel tentativo di risolvere la carenza di posti auto in centro città
Un progetto fuori luogo, che avrebbe il solo e unico effetto di rendere Bergamo più brutta. Non si è fatta attendere la risposta dei consiglieri della Lista Gori alla proposta avanzata dalla Lega di creare un parcheggio sotterraneo in largo Gianandrea Gavazzeni, parallelo al Sentierone, di fronte al teatro Donizetti.
Secondo la Lista Gori non è infatti ipotizzabile «un silo nei pressi del teatro, a poche settimane dalla chiusura di uno straordinario restauro che ha restituito alla città un vero e proprio gioiello». I consiglieri leghisti Alberto Ribolla e Luisa Pecce avevano rilanciato ieri, mercoledì 9 giugno, l’idea di un multipiano interrato nel centro cittadino; un intervento ritenuto necessario per risolvere il problema legato alla carenza di posti auto e invogliare così le persone ad arrivare in città e fare shopping nei negozi.
Questa esigenza però, per i nove consiglieri della maggioranza, non esisterebbe: «A Bergamo, in centro, tra parcheggi privati e pubblici, coperti e scoperti, si possono contare migliaia di posti auto che non raggiungono mai la capienza totale, salvo rare eccezioni - sottolineano -. Nonostante ciò siamo più che convinti, vedendo le esperienze italiane ed europee, che il futuro della mobilità nel centro città non sarà certo a quattro ruote. Questo non toglie l'attenzione che c'è e ci deve essere per chi utilizza l'automobile».
Costruire un silo davanti al nuovo teatro Donizetti, inoltre, andrebbe contro i principi di città più camminabile, bella e sicura proposti durante la campagna elettorale di due anni fa. «È singolare che questa proposta arrivi pochi giorni dopo la bocciatura da parte del consiglio comunale dell’ordine del giorno a firma Lega, che chiedeva un parcheggio in struttura davanti a Palazzo Frizzoni – concludono -. Attraversare la strada non toglie le criticità di un intervento così impattante e che non ha raccolto i favori dell'Aula».