Candidato sindaco: nel centrodestra spunta Luca Tiraboschi e il Pd sbanda
L'ex manager di Mediaset disponibile. Nervi tesi nel centrosinistra. Carnevali o Gandi? Gori preferirebbe un civico, ma il partito...
di Wainer Preda
Lo scenario politico è cambiato. Il caldo agostano è diventato rovente per due notizie speculari. La papabile candidatura a sindaco di Bergamo di Luca Tiraboschi per il centrodestra, e il crescente nervosismo del centrosinistra che pensava di avere la vittoria in pugno e ora sente il terreno cedere sotto i piedi.
Il candidato che spariglia
Partiamo da Tiraboschi, nome non nuovo a dire il vero. La sua candidatura era già stata avanzata anni fa, ma non se n’era fatto niente. Ora ci riprova.
Classe 1963, sessant’anni, bergamasco, l’ex manager Mediaset (già direttore di Italia Uno e Rete 4 e vice di Canale 5) oggi abita in Svizzera, fa lo scrittore e ha al suo attivo due romanzi e diverse opere fumettistiche. Mascella squadrata, appassionato di fitness, ogni settimana torna a Bergamo, dove vive sua figlia. Chi lo conosce, ne ammira l’ispirazione, la determinazione e le indubbie qualità gestionali.
Politicamente, la sua è una candidatura ideale. Tiraboschi è un civico, non ha tessere. Il che consente ai partiti di metterci il cappello in caso di vittoria, o declinare responsabilità in caso di sconfitta. L’unica segreteria che però finora si è espressa a favore è quella della Lega, che ha posto alcune condizioni. FdI e Forza Italia per ora ufficialmente tacciono. L’uomo piace soprattutto a livello nazionale. Ed è lì a dire il vero, in ottica di scenario complessivo, che si faranno i giochi.
Tiraboschi al momento è un’opzione. Così come un’opzione sono i candidati targati Forza Italia, Carlo Saffioti e Alessandra Gallone, che proseguono nelle loro uscite pubbliche, ampiamente condite da foto sui social network. Comunque vada, il centrodestra non ripeterà l’errore fatto con Stucchi, candidato scelto all’ultimo e con parecchi dissidi interni. Per la prima volta FdI, Lega e Forza Italia hanno un quadro delineato con largo anticipo. Con due possibilità: un civico o un moderato, da giocare al momento opportuno.
Tensione nel centrosinistra
Di tutt’altro tenore la situazione nel centrosinistra. Qui i nervi sono tesi. L’incertezza sul candidato sindaco comincia a pesare.
Accresciuta dall’ingombrante congresso provinciale programmato per ottobre, che obbliga a tenere le bocce ferme. E che vede come unico papabile il giovane Gabriele Giudici, vicesindaco di Ciserano, da molti considerato (...)