Un augurio, ma soprattutto una visione chiara di città. Nel suo discorso di fine anno, la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, ha salutato i bergamaschi guardando al 2026 come a un anno di passaggio cruciale, in cui inizieranno a vedersi concretamente i frutti dei progetti avviati.
«Che sia un anno di fiducia, serenità e solidarietà», ha esordito la prima cittadina, tracciando le priorità che guideranno l’azione amministrativa nei prossimi mesi.
Rigenerazioni urbane e cantieri
Al centro del messaggio c’è l’idea di una Bergamo accogliente e in trasformazione, capace di rinnovarsi senza perdere la propria identità. Un cambiamento che passa dalle rigenerazioni urbane, già visibili in alcune aree simbolo. «Grazie alle rigenerazioni urbane che stanno dando nuova vita ad aree abbandonate, come l’ex Reggiani, vedremo la rinascita di una parte importante dei nostri quartieri», ha sottolineato Carnevali. Un percorso non privo di difficoltà, soprattutto per la presenza di cantieri diffusi: «Sappiamo che creano disagi e chiediamo ancora un po’ di pazienza, ma siamo convinti della direzione intrapresa».
Il 2026 sarà anche l’anno di una svolta sul fronte della mobilità. Da metà anno entreranno infatti in funzione due infrastrutture strategiche: il tram verso la Val Brembana e la linea di bus elettrici su corsie preferenziali da Dalmine a Verdello. Progetti che puntano a rendere Bergamo «una città sempre più interconnessa e accessibile», riducendo l’impatto ambientale e migliorando gli spostamenti quotidiani.
Ambiente, sicurezza e cultura
Proprio la sostenibilità ambientale resta uno dei pilastri dell’azione amministrativa. L’obiettivo dichiarato è fare di Bergamo una città pioniera nelle strategie di economia circolare, puntando su recupero, riuso e riciclo come strumenti concreti per affrontare le sfide ambientali. Attenzione anche alla sicurezza urbana, tema centrale per il prossimo anno. La sindaca ha annunciato una presenza sempre più capillare della polizia locale nei quartieri, insieme alla riqualificazione di via Paglia e al potenziamento dell’illuminazione pubblica, per rendere la città «più sicura, curata e vissuta».
Non manca il capitolo cultura, definita da Carnevali «vivace, partecipata e diffusa», con il contributo delle grandi istituzioni ma anche delle realtà associative e creative dei quartieri. Spazio anche ai giovani: nel 2026 partirà la nuova gestione del Polaresco riqualificato e dello spazio di Redona, due luoghi molto frequentati e centrali per la vita culturale cittadina.
Attenzione al sociale
Sul fronte sociale, l’attenzione è rivolta alle famiglie, alle fragilità e alla casa. Con l’apertura dell’ultimo nuovo nido a Longuelo, il Comune si avvicina all’obiettivo di azzerare le liste d’attesa. Previsti inoltre il potenziamento dei servizi di socialità, come i Centri per tutte le età, oltre a progetti di residenzialità condivisa. Nel 2026 saranno disponibili oltre cento alloggi ristrutturati e verrà lanciato il secondo bando del fondo Abitare under 35, a sostegno dei giovani in cerca di casa.
«Una Bergamo che si trasforma nelle infrastrutture, negli spazi e nei servizi e che cambia nei suoi modi di abitare, lavorare, muoversi e partecipare», ha concluso la sindaca, assicurando «il massimo impegno mio e della Giunta» per mantenere saldi gli obiettivi. L’ambizione dichiarata resta quella di una città capace di affrontare le sfide del presente e del futuro, senza perdere la qualità della vita che la contraddistingue.