Frattura in maggioranza

Castione, il sindaco Migliorati si scaglia contro gli scissionisti della Lega: «Quattro guitti»

Durissimo comunicato contro i consiglieri che hanno restituito le deleghe e formato un gruppo di minoranza: «Puntavano a commissariare il Comune»

Castione, il sindaco Migliorati si scaglia contro gli scissionisti della Lega: «Quattro guitti»
Pubblicato:
Aggiornato:

di Giambattista Gherardi

Acque a dir poco agitate all’interno dell’Amministrazione Comunale di Castione della Presolana, dove nelle ultime settimane quattro consiglieri di maggioranza (fra cui due assessori) hanno rinunciato alle deleghe conferite loro dal sindaco Angelo Migliorati. In precedenza, per altri motivi si era dimessa la consigliera Simona Finetti, mentre è di fine febbraio la notizia delle dimissioni di un altro consigliere, Mattia Migliorati. Ora arriva un durissimo intervento diffuso dal primo cittadino a nome del gruppo di maggioranza, che definisce «guitti» i quattro consiglieri scissionisti. Prima di darne conto nel dettaglio, utile riepilogare lo scenario politico maturato nell’ultimo mese.

Alle elezioni tutti vennero eletti con la lista Impegno Democratico (unica presente sulle schede), i cui nomi ora però sono esauriti e per cui l’ultimo dimissionario non verrà sostituito. La maggioranza è ora costituita dal sindaco più sei consiglieri, mentre i quattro consiglieri “dissidenti” Fabio Ferrari, Fabio Migliorati, Evelin Sozzi e Nicola Ferrari hanno formato un gruppo autonomo denominato “Gruppo Misto Lega - Area Moderata”. Fabio Ferrari aveva restituito le deleghe assessorili a Edilizia privata e Urbanistica, mentre Fabio Migliorati quelle a Welfare e Coesione sociale. I consiglieri Evelin Sozzi e Nicola Ferrari avevano invece riconsegnato le deleghe rispettivamente a Turismo e Associazioni Turistiche (Sozzi) e Sport, Politiche giovanili e Sicurezza urbana (Ferrari).

Il Municipio di Castione

Il sindaco aveva immediatamente promosso ad assessori due consiglieri rimasti a lui fedeli: Sabrina Battaglia è divenuta assessora a Politiche sociali, Coesione sociale, Istruzione e Transizione digitale, mentre a Serafino Ferrari sono state attribuite le deleghe a Edilizia privata e Urbanistica. Confermata in giunta l’assessora esterna Maria Luisa Tomasoni (Politiche Turistiche), che ha però lasciato a Battaglia la carica di vicesindaco. Confermate anche le deleghe consiliari a Guerino Ferrari, delegato a Rigenerazione urbana e Lavori pubblici. Sullo sfondo di tutta la querelle, una serie di decisioni non certo indolori, non ultima la decisione di Castione di uscire da Set.co, la holding che unisce i comuni di Altopiano e Conca della Presolana per la gestione del ciclo dei rifiuti.

Ora, come detto, l’intervento del gruppo di maggioranza di Impegno Democratico, guidato dal sindaco Angelo Migliorati.

«In quest' ultimo mese - si legge testualmente - abbiamo assistito a uno sgradevole teatrino inscenato da quattro guitti. Attore principale l'ex assessore Fabio Ferrari e figuranti Nicola Ferrari, Fabio Migliorati ed Evelin Sozzi. I quattro hanno dapprima comunicato alla stampa la rinuncia alle deleghe loro assegnate e solamente dopo due settimane hanno comunicato (sempre alla stampa) le ragioni della rinuncia, lamentando il mancato confronto con il gruppo. Ovviamente si son ben guardati dal sentire il gruppo.

È utile precisare che, negli ultimi due anni, i quattro sono mancati in media a cinque Consigli comunali su 16 e hanno partecipato a undici riunioni di gruppo su 27. Un grande impegno... Però (quando c'erano) erano sempre d'accordo. Le altre accuse mosse all'amministrazione (di cui facevano parte) sono ancor più stucchevoli: si lamentano che non sono stati risolti i problemi che loro stessi dovevano risolvere, in quanto titolari delle deleghe.

Così raccontata, sembra una patetica commedia horror, ma la verità è molto più semplice e ben diversa da quanto ci stanno raccontando. I tre leghisti e il moderato hanno fatto di tutto, in questi mesi e in particolare in queste ultime settimane, per creare all'interno del gruppo e in paese un clima velenoso di maldicenze e falsità, teso a screditare l'amministrazione di cui facevano parte. I quattro hanno esercitato in modo scorretto pressioni indegne sui singoli consiglieri, con l'obiettivo di commissariare il Comune per andare ad elezioni a giugno, pensando di essere eletti.

Avevano già pronta la lista, il candidato sindaco Fabio Ferrari, il vicesindaco Fabio Migliorati, i nomi della giunta, nonché il simbolo elettorale. Hanno fatto tutto per ambizione personale, fregandosene di tutto e di tutti, con un metodo scorretto e tipico di tempi amministrativi recenti, che tutti ricordiamo con disgusto. Ora che si sono messi in minoranza, siamo certi che continueranno a fare quello che gli riesce meglio: null'altro che malignare».

All’albo pretorio del Comune sono affisse in questi giorni le ripetute allerte di Protezione Civile per il maltempo: tuoni e fulmini non mancano di certo nemmeno in Municipio.

Seguici sui nostri canali