Due incontri

C'è ancora una speranza di fermare l'autostrada Bergamo-Treviglio

A Roma cinque sindaci contrari e il deputato Dori ascoltati dai funzionari dell’Ambiente. Sarà cruciale la Valutazione di impatto ambientale

C'è ancora una speranza di fermare l'autostrada Bergamo-Treviglio
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di Marta Belotti

Mentre dalla Provincia non è ancora arrivata la nuova convocazione per il confronto unitario tra Comuni e il presidente di Autostrade Bergamasche, Antonio Sala - fissato e poi saltato (all’ultimo) venerdì 27 ottobre senza che fosse stabilita una nuova data -, quella appena trascorsa è stata comunque una settimana di novità sulla Bergamo-Treviglio.

Il doppio appuntamento

Mercoledì 8 novembre due sono stati gli incontri importanti al riguardo. Il primo si è tenuto a Milano, nella sede di Regione, dove i tecnici e gli amministratori dei Comuni di Levate, Osio Sopra, Dalmine e Stezzano (gli altri verranno sentiti in due gruppetti separati il 14 e il 21 novembre) sono stati convocati da Regione e da Cal (Concessioni autostradali lombarde) per un confronto di carattere tecnico.

Il secondo è andato invece in scena a Roma, dove i sindaci di cinque dei sette paesi contrari all’opera - Caterina Vitali di Ciserano, Simone Tangorra di Stezzano, Corrado Quarti di Osio Sotto e Maickol Duzioni di Levate, nonché il vicesindaco di Osio Sopra, Nicola Cagliani - sono stati ricevuti al Ministero dell’Ambiente in un incontro organizzato dal deputato bergamasco di Alleanza Verdi e Sinistra Devis Dori per chiedere che l’opera venga fermata.

L’incontro tecnico

Dall’incontro di carattere tecnico svoltosi in Regione sono emersi alcuni dati che hanno allarmato e indignato ancora di più i Comuni che ritengono l’autostrada un’opera inutile e assurda. Il pedaggio della tratta, che sarà lunga 13 km, è infatti stato alzato da 1,60 a 2,50 euro. Secondo i sindaci contrari è davvero troppo, dato che Regione Lombardia ha investito ben 146 milioni di euro pubblici in favore dell’opera affermando che quei soldi sarebbero serviti ad ammortizzare i costi del pedaggio per l’utenza.

Inoltre, nonostante il progetto mostrato durante il confronto non sia ancora quello definitivo, è stato ufficializzato che l’autostrada avrà due corsie per senso di marcia, alle quali se ne aggiungerà una di emergenza (...)

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Commenti
Zaninipieremilio

Il traffico caotico,i mezzi incolonnati,i mezzi a passo lento,e fermi in ingorghi,sono un danno ambientale,ed economico ,che ostacolano sviluppo e benessere.. Ben vengano infrastrutture utili a tutti.

Dario Rota Gelpi

Infatti sarà l'ennesima opera inutile oltre che dannosa per l'ambiente bergamasxo e lombardo (già stuprato ampiamente da cemento e asfalto) le cui falde aquifere sono già state interrotte o contaminate. Basti guardare la recente gargantuesca opera stradale Treviglio-Paladina che ha ben poco risolto il problema che è racchiuso nel nodo con la Briantea e quello con la valle Imagna e Begamo. Perche piuttosto non sistemare con astuzia i nodi cruciali già presenti e investire in opere realmente utili (per la val Brembana per esempio c'era già tempo fa il progetto di una galleria che collegava Bergamo a Zogno scavando sotto il canto alto a impatto ambientale zero?)

Laura

Autostrada Treviglio-Bergamo fondamentale per ridurre code e inquinamento. Magari tratterei sul pedaggio, 1.60 euro è già alto!

Marcello

Per Diego: le code al mattino verso Bergamo sono una costante da qualsiasi parte si arrivi, da nord come da sud, da est come da ovest. Se aumenti la capacità di una strada (in termini di auto/minuto) ottieni solo l'effetto di aumentare la coda nel punto in cui la nuova strada "più veloce" finisce e si deve innestare sulla vecchia rete. Non se ne viene fuori cementificando la campagna, purtroppo il problema è che in questa zona siamo in troppi, e non è materialmente possibile dotare adesso l'area di una rete efficiente (e di costo sopportabile) perché per troppi decenni non si è fatto niente e costi e tempi di realizzazione rendono la cosa impossibile. Senza dimenticare che per nuove infrastrutture ferroviarie si dovrebbero espropriare case e attività produttive, con pesanti danni per i poveretti che si trovassero sul percorso, e che quindi si opporrebbero con tutte le loro forze (e lo farei pure io, se mi ci trovassi dentro!): Lasciamo perdere la metropolitana sotterranea che è pura fantascienza...

Sebastiano

è davvero inutile e devastante per il poco verde rimasto a sud di Bergamo. nessun rispetto per gli abitanti dei paesi coinvolti.

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