Giallo in Regione

Che fine ha fatto l'assessore Gallera? (Da una decina di giorni è sparito dai radar)

Fino a dieci giorni fa era l'uomo dappertutto, ora invece non si vede più nei punti stampa quotidiani e si limita alle comunicazioni. A quanto pare e dietro ci sarebbe lo zampino di Salvini...

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di Andrea Rossetti

Fino a una decina di giorni fa, l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera era l’uomo dappertutto della Regione. Una sorta di Marten de Roon in versione politica: copriva, rubava palloni, dirigeva il gioco e si faceva pure vedere al tiro. La sua quotidiana conferenza stampa del tardo pomeriggio, nella quale snocciolava i numeri ufficiali del Coronavirus in Lombardia e dava gli ultimi aggiornamenti, era diventata una sorta di rassicurante certezza in un momento di paure e insicurezze. Altro che Borrelli! Poi, però, all’improvviso tutto è cambiato.

Dal 14 aprile scorso, Gallera non tiene più il quotidiano punto stampa della Regione. E anche le sue innumerevoli comparsate televisive si sono drasticamente diradate. Fino a inizio aprile, l’assessore non si perdeva un invito: che fosse il mattino presto sulla Rai o la domenica sera con Giletti, lui c’era sempre. In questi dieci giorni, invece, giusto una toccata e fuga da Fabio Fazio e nulla più. Certo, tra polemiche sulla mancata zona rossa in Val Seriana e inchieste sulle Rsa, per lui non deve essere stato un momento facile. Forse, dopo tanto parlare, il buon Gallera potrebbe aver valutato che adesso non è poi una così cattiva idea tacere (tant’è che è da un sacco che anche noi di PrimaBergamo lo inseguiamo per un’intervista che ci era stata concessa ma non ci è mai stata rilasciata).

Però qualcosa non torna. Per dire: Gallera s’è eclissato anche dai comunicati stampa di Lombardia Notizie. Fino a un paio di settimane fa, la maggior parte di questi contenevano almeno una sua dichiarazione; ora è già tanto se viene nominato. Insomma, più che la scelta di tenere un profilo basso, la “scomparsa” di Gallera sembra essere legata a una scelta comunicativa ben chiara attuata dalla Regione. Cosa che viene confermata anche da alcuni spifferi che giungono proprio da Palazzo Lombardia.

Sembra, infatti, che la decisione dell’arretramento mediatico di Gallera sia arrivata addirittura da Matteo Salvini in persona. Il leader della Lega, negli ultimi tempi, è particolarmente preoccupato da come stanno andando le cose in Lombardia. Per questo avrebbe deciso di aiutare il “suo” governatore Attilio Fontana, molto più in difficoltà del collega e compagno di partito veneto Luca Zaia, affiancandogli Matteo Pandini, giornalista e suo portavoce. Pandini, stando anche a quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, avrebbe ricevuto da Salvini il delicato compito di risollevare l’immagine di Fontana e aiutarlo nella comunicazione. E una delle prime mosse sarebbe stata proprio quella di far fare un passo indietro a Gallera, il quale (va ricordato) è espressione di Forza Italia e non della Lega.

Fontana sta vivendo, politicamente parlando, un momento di grande difficoltà. Comunicativamente non è mai riuscito a respingere in modo convinto i tanti attacchi ricevuti nelle ultime due settimane e a difendere, di conseguenza, l’immagine di “partito della buona amministrazione” che la Lega si è costruita in tanti anni proprio in quel del Pirellone e dintorni. Da qui la decisione di Salvini di dare una mano al governatore affiancandogli uno dei suoi uomini più fidati. E il primo a farne le spese pare essere stato il buon Gallera.

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