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Cittadinanza onoraria ai minori stranieri che han finito le medie, scintille a Bergamo

Il punto all'ordine del giorno è stato portato e votato dalla maggioranza, con la sindaca che ha spiegato il forte valore. Ma la minoranza...

Cittadinanza onoraria ai minori stranieri che han finito le medie, scintille a Bergamo
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Il prossimo 20 novembre, giornata internazionale dei Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, l'amministrazione ha in programma la consegna della cittadinanza onoraria ai minori stranieri residenti in città che abbiano terminato la terza media. Si tratta di un provvedimento simbolico che hanno già preso in modo simile anche altri comuni tra i quali, con requisiti simili, Albano Sant'Alessandro.

Per arrivare a questa giornata, il progetto è stato condiviso e votato in aula consigliare nella seduta di ieri, lunedì 19 maggio, non senza qualche scintilla in aula derivante dalla posizione contraria della minoranza. La proposta, presentata come ordine del giorno a primo firmatario Luca Spitalieri della lista Elena Carnevali Sindaca, è stata invece approvata da tutti i gruppi di maggioranza e dall'indipendente Cesare Di Cintio.

«La cittadinanza va conquistata»

Deciso l'intervento di Alessandro Carrara, consigliere della Lega che critica sia lo strumento, ovvero la cittadinanza onoraria sottolineando che «viene concessa a soggetti che si siano distinti a favore degli abitanti del Comune attraverso impegno sociale, politico, scientifico, questioni che non possono appartenere per ragioni anagrafiche ad un bambino di dieci anni» e aggiungendo che «La cittadinanza è una cosa seria, va conquistata e non va derubricata a qualcosa di simbolico».

La sindaca spiega

La sindaca Elena Carnevali ha concordato sul fatto che si tratti di una questione anche simbolica, ma anche come questo mandi un messaggio politico chiaro (soprattutto se si pensa che manca poco al referendum della cittadinanza dell'8 e 9 giugno) e rappresenti comunque un passaggio importante nel far sentire i ragazzi accolti e parte della cittadinanza.

Carnevali: «È necessario cambiare una legge del 1992 (sulla cittadinanza, ndr), incapace di rispondere alla realtà reale. Non credo che il mio collega Zanga (Gianmario, sindaco di Albano Sant'Alessandro in quota FdI, che ha concesso la cittadinanza onoraria ai bimbi stranieri, ndr), aldilà dell'appartenenza politica diversa della mia, abbia fatto un atto propagandistico. Non vogliamo creare confusione, ricordo che la cittadinanza avviene per scelta, nessuno Stato impone l'obbligo. E un gesto profondo di riconoscimento, accogliamo questi bambini come parte viva e attiva di questa città».

Il botta e risposta

Sulla stessa scia di Carrara anche il compagno di partito Alberto Ribolla, che la trancia con un «qui si dà la cittadinanza onoraria a chi non sa neanche l'italiano», ottenendo l'immediata risposta della consigliera Pd Barbara Carsana, che ha ribattuto: «Se dovessimo fermarci alla competenza linguistica, molti italiani si vedrebbero stracciata un'ipotetica cittadinanza».

Posizioni divergenti

Le visioni dei gruppi sono chiaramente opposte. Da un lato c'è chi vede la cittadinanza come qualcosa da evitare per non creare l'illusione di una integrazione che non c'è, come Cristina Laganà (FdI), che ha citato casi di alunni i cui genitori non parlano l'italiano o di altri che si rifiuterebbero di disegnare la bandiera italiana; dall'altro c'è invece chi punta forte sull'accoglienza, come Loredana Poli (Lista Gori): «A questi ragazzi vogliamo dire in modo ufficiale che sono qui con noi, che vogliamo che stiano bene in questo contesto cercando di realizzarsi come persone».

Commenti
Riccardo

Bufera su conflitti ideologici, ma intanto la Giunta ha approvato un vero sostegno economico ai giovani (altra notizia ormai in secondo piano), non solo promesse elettorali, per fortuna. Combattiamo di più su cose pratica, non ideologiche!

Francesco Giuseppe

Una boiata pazzesca, direbbe Fantozzi. tipico delle sinistra bg. A proposito, mi spiegate perchè coloro che ottengono la cittadinanza italiana, non rinunciano alla propria, avendone di conseguenza due ed usandole a propria discrezione, mentre noi cittadini Italiani, non possiamo averne altre, a casa nostra? Anch'io ne voglio un'altra a mio piacimento allora. Del resto a sinistra sono coerenti, visto cha l Signora Schlein ha passaporto itaiano, USA, Svizzero e, se non erro, anche israeliano. Scieglie quello che le piace di più, ma pontifica a noi. (Cittadina svizzera e usa, di stati federali e autonomisti, ma non fuole l'autonomia in Italia).

Paolo f.

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Massimo

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