Congresso provinciale di Fratelli d'Italia: Guerini, abbandono amaro. Tremaglia candidato unico
Ostacoli burocratici e procedurali costringono l'avvocato a dare forfait: «Il dissenso alla presidenza locale c'è ma è stato espulso dall'assise»

di Wainer Preda
E alla fine il congresso provinciale di Fratelli d'Italia del 3 dicembre prossimo avrà un candidato unico: Andrea Tremaglia. Sì perché lo sfidante, l'avvocato bergamasco Pietro Guerini, dopo aver riscontrato mille ostacoli di natura burocratica e procedurale, non è riuscito a presentare la sua candidatura.
«Non è stato possibile accompagnare la mia candidatura con il numero richiesto di sottoscrizioni, pari al 10% degli iscritti provinciali, in quanto, da un lato, i tesserati frequentanti i circoli in Bergamasca è pari solo al 3-5% del totale, a seguito della carenza di attività organizzata dal presidente sul territorio, e, dall'altro, quest'ultimo non ha messo a disposizione del sottoscritto sfidante la da me richiesta mailing list degli iscritti, adducendo, come da mail 28-10-23, circolari interne impeditive al riguardo, peraltro non inoltratemi» spiega Guerini in una nota.
«Di fatto - continua l'avvocato - la particolare carenza organizzativa nella nostra provincia paradossalmente ha giovato ai fini congressuali al suo artefice presidente locale, scongiurando la rintracciabilità dei tesserati, le cui firme dovevano supportare la candidatura dello sfidante, materialmente impossibilitato persino a individuarli e contattarli nel numero prescritto».
Guerini, poi, punta il dito contro le due coordinatrici del circolo di Bergamo, a cui è iscritto. «Il 29 ottobre - spiega sempre l'avvocato - ho chiesto via mail un incontro per presentare la mia candidatura e confrontarmi con il presidente in carica. L'appuntamento in sede mi è stato fissato - con mail del 19 novembre - per il 29 novembre, ovvero tre giorni dopo il termine ultimo di presentazione delle candidature».
«Ringrazio, comunque, le numerose decine di tesserati che hanno sottoscritto la mia candidatura, spesso a seguito di informale contatto via social, garantendo che farò valere in futuro le istanze loro e del crescente dissenso alla presidenza locale, espulso dalla sede congressuale, nella quale (per acclamazione o con voto) si proclamerà nei prossimi giorni, come di fatto inevitabile, presidente provinciale l'unico candidato, senza sfidante e contraddittorio», conclude l'avvocato.