verso la zona arancione

L'appello del sindaco Gori: «Contagi e variante inglese, siamo a rischio. Serve prudenza»

La Lombardia sarà arancione da lunedì 1 marzo. Il primo cittadino di Bergamo evidenzia come, pur restando gialli fino a domenica, l'evoluzione della curva epidemiologica non consente troppe libertà

L'appello del sindaco Gori: «Contagi e variante inglese, siamo a rischio. Serve prudenza»
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Parte dai numeri di giornata, quelli di venerdì 26 febbraio, il sindaco Giorgio Gori per esprimere la gravità della curva epidemiologica in Lombardia. «358 nuovi contagi oggi a Bergamo, 918 a Brescia, 505 a Monza, 365 in provincia di Varese… L’effetto della variante inglese del Covid è purtroppo sotto i nostri occhi: i contagi di nuovo in rapida crescita e così, in proporzione, i casi gravi».

Il giorno prima a Bergamo se ne erano contati 329, quello prima ancora 207, martedì erano 126. L’Ats ha evidenziato come l’incidenza dei casi settimanali sia tornata ai livelli di novembre e che l’età media dei positivi si è sensibilmente abbassata, passando dai 62 ai 41 anni. Tutti motivi che hanno spinto il Governo a collocare nuovamente la Lombardia in fascia arancione da lunedì 1 marzo e che hanno indotto il Pirellone a creare un cordone sanitario tra la Bergamasca e il Bresciano.

Oggi, sabato 27 febbraio, e domani saranno ancora in vigore le regole applicate per le zone gialle. «Questo non toglie che si sia già adesso in una condizione di maggiore rischio epidemiologico. Cerchiamo dunque di usare la testa – sottolinea il Gori -. Negli scorsi fine settimane abbiamo visto troppa gente in giro, troppi assembramenti di ragazzi, in molti casi senza mascherina. Questa variante inglese non sembra essere più pericolosa di quella che abbiamo conosciuto fin qui, ma è sicuramente più contagiosa ed è destinata per questo ad espandersi».

L’appello del sindaco è quindi alla prudenza e alla responsabilità. «Vi chiedo di evitare di dare l’assalto alle vie del centro e a Città Alta. Se uscite a fare due passi scegliete i percorsi meno frequentati. Mantenete le distanze di sicurezza e usate sempre le mascherine. Siamo arrivati fin qui con molta fatica e molte ferite, confidiamo che la campagna vaccinale ci consenta nel giro di pochi mesi di uscire da questa difficile condizione, evitiamo di abbassare la guardia proprio adesso».

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