Dalmine, le richieste delle opposizioni sull'autostrada Bergamo-Treviglio
Le minoranze chiedono che il sindaco metta dei paletti: tutelare i campi di Sabbio e Guzzanica, piantare alberi, realizzare piste ciclabili
di Laura Ceresoli
In previsione del prossimo incontro sulla Bergamo-Treviglio che si terrà tra il sindaco di Dalmine Francesco Bramani e Autostrade Bergamasche, le liste di minoranza Pd, Nostra Dalmine e Insieme per Dalmine hanno presentato alla giunta una serie di proposte sul tracciato.
L'imminente faccia a faccia rientra nell’ambito di un percorso propedeutico alla messa a punto del progetto definitivo che Autostrade Bergamasche, aggiudicataria del bando indetto da Cal con un’offerta da 555 milioni, dovrà consegnare entro la fine dell’anno.
La prima riunione tecnica è avvenuta il 12 luglio scorso a Treviglio e ora si prosegue con gli altri Comuni interessati dall’infrastruttura. Gli scogli principali sono rappresentati da Ciserano, Verdellino, Osio Sotto, Osio Sopra, Levate, Fara d’Adda e Stezzano, contrari all’autostrada.
Il progetto preliminare
Il progetto preliminare prevede un tracciato che si sviluppa prevalentemente in direzione nord-sud per circa 19 chilometri complessivi, dalla Tangenziale sud di Bergamo (attuale SS 470) alla SS 11 all’altezza di Treviglio, in continuità con la viabilità di raccordo alla A35 Brebemi, oltre al raccordo in direzione est fino a quella che sarebbe dovuta essere l’interconnessione della A36 Pedemontana con la A4 all’altezza di Osio Sotto.
Il condizionale è d’obbligo, dato che il tratto bergamasco della Pedemontana non verrà più realizzato. Per raggiungere Bergamo si userà l’autostrada entrando al casello di Dalmine, che sarà collegato con la rotonda di Stezzano alle Due Torri. Il completamento dei lavori è atteso per il 2027.
La posizione di Dalmine
A differenza di alcuni suoi colleghi, Bramani sostiene da sempre l’importanza dell’opera: «Serve ai pendolari e a chi si dirige verso la Bassa: ridurrà le code, con risparmi economici, di inquinamento e di tempo». Le liste consiliari di minoranza sono invece contrarie e ritengono si debba fare di tutto per cercare di mitigare gli aspetti più critici che porterà sul territorio. Le opinioni di chi attacca l’infrastruttura (tra le quali si annoverano associazioni, comitati e partiti di diversa estrazione) si concentrano su consumo di suolo e cementificazione, sulla dubbia necessità dell’opera e sugli impatti su ambiente, salute dei cittadini e attività agricole.
Le richieste delle minoranze
«Invitiamo il sindaco a formulare ad Autostrade Bergamasche osservazioni e richieste in merito ai seguenti punti, che ci auguriamo essere condivisi anche dall’Amministrazione comunale - dicono Pd, Nostra Dalmine e Insieme per Dalmine -. Chiediamo di tutelare la zona rurale delle frazioni di Sabbio e Guzzanica e le imprese agricole e (...)