«De Canio fascista? È diffamazione: che la sindaca di Bergamo si dissoci»
Il gruppo consiliare FdI ha depositato un ordine del giorno dopo il comunicato del centro sociale Pacì Paciana sull'evento di giovedì 21 novembre
È polemica per la serata in ricordo di Enzo De Canio andata in scena lo scorso 21 novembre nell'auditorium comunale di Colognola di Bergamo. Dopo il comunicato del centro sociale Pacì Paciana, intitolato "Fuori i fascisti dai nostri spazi pubblici", Fratelli d'Italia ha depositato un ordine del giorno urgente in consiglio comunale a firma di Ida Tentorio, Arrigo Tremaglia e Cristina Laganà, per invitare sindaca e giunta a dissociarsi dal comunicato.
Il manifesto della serata
Il comunicato del centro Pacì Paciana
«Abbiamo chiesto anche la benemerenza»
«L'auditorium comunale teatro di una vergognosa celebrazione di Enzo De Canio, figura storica dell'estrema destra bergamasca. Ancora una volta, uno spazio pubblico verrà trasformato in un palcoscenico per la legittimazione del neofascismo, sotto il silenzio complica delle istituzioni», si legge nel comunicato del centro sociale. Affermazioni che i consiglieri ritengono «false, lesive alla memoria di De Canio e diffamatorie».
«De Canio - prosegue l'ordine del giorno - è stata una figura di grande rilievo per la promozione culturale nella città di Bergamo. Gli eventi a lui dedicati non possono essere strumentalizzati come passerelle per ideologie estremiste, in quanto concepiti come occasioni di riflessione storica e culturale». Tanto che il gruppo consiliare ha «presentato anche quest'anno una richiesta ufficiale di benemerenza per De Canio».
L'evento, sottolineano i consiglieri, è stato organizzato dal Ducato di Piazza Pontida con la Fondazione Banca Popolare di Bergamo, «senza quindi alcuna connotazione politica». Per questo motivo, i consiglieri impegnano sindaca e giunta «a dissociarsi formalmente dal comunicato del centro sociale, ribadendo il proprio impegno per il rispetto di utilizzo libero degli spazi comunali».
Ma anche a «condannare pubblicamente ogni forma di strumentalizzazione che utilizzi il nome di figure come Enzo De Canio per alimentare divisioni e polemiche infondate», oltre che «ribadire il diritto di associazioni e realtà locali, nel rispetto delle normative vigenti, di accedere agli spazi pubblici senza subire ingiustificati attacchi diffamatori».
Ma quelli ossessionati dal fascismo in che secolo vivono?
La penso esattamente come il signor Walter.Basta con questi centri sociali, gli unici veri fascisti rossi sono loro ,che vogliono impedire la libertà di parola e di pensiero a chi non la pensa come loro.
Chi sono questi presunti "intellettuali" del centro sociale Pacì Paciana che stabiliscono chi potrà parlare e chi no? Ma questi scappati di casa dei "centri sociali" non hanno meglio da fare che vedere e gridare quotidianamente "al fascista" da ogni parte che si girano? Vorrei ricordare a tutti che l'epoca del fascismo è finita da oltre sessant'anni e in giro ci sono gli adolescenti, nati dopo il 2000, che manifestano e protestano anche violentemente contro il fascismo o più semplicemente contro la destra politica, perché nelle scuole li si indottrina quotidianamente di odio politico. Chiudeteli questi "centri sociali" deleteri per i giovani e riapriteli con specifiche e funzionali attività lavorative.
Sono d'accordo con il Centro Sociale
Condivido il discorso del sig Matteo, mentre devo dire a giannichedda e franco che hanno i paraocchi come i cavalli. Davanti a loro vedono solo il pericolo dei fascisti....un buon psicologo ed un grappino e prosit.