Delusi e bocciati: ecco i bergamaschi che non sono entrati in Consiglio regionale
Dentro FdI resta fuori (per ora) Macconi. Nella Lega, Belotti e Galizzi out. In Forza Italia, Bettoni. Nel Pd Riva. E Carretta si dimette
Luci e ombre. Accanto alla vittoria di Attilio Fontana e del centrodestra alle elezioni regionali in provincia di Bergamo, c'è anche la sconfitta in città, dove Pierfranccesco Majorino e il centrosinistra sono riusciti a prevalere.
Allo stesso modo, a fronte dei nove consiglieri eletti al Pirellone, ci sono gli aspiranti che al momento sono rimasti a bocca asciutta. Diciamo al momento, perché nel gioco degli assessorati qualcuno potrebbe essere ripescato.
I delusi nel centrodestra
Ma restiamo all'oggi. I delusi di queste elezioni regionali sono parecchi. Partendo dal centrodestra, a fronte delle conferme di Paolo Franco e Lara Magoni e l'exploit di Michele Schiavi, restano fuori due pezzi da novanta di Fratelli d'Italia. In primis, lo storico esponente Pietro Macconi, già consigliere regionale, che ha incassato 2.964 preferenze. Mentre non è riuscita l'affermazione all'ex presidente della Comunità montana della Val Brembana Alberto Mazzoleni (2.642). Entrambi sono stati doppiati dal risultato di Schiavi.
Daniele Belotti (Lega)
Alex Galizzi (Lega)
Pietro Macconi (Fratelli d'Italia)
Valerio Bettoni (Forza Italia)
Dentro la Lega, resta fuori uno dei big più attesi, Daniele Belotti. L'ex parlamentare è arrivato a un soffio dall'elezione, incassando circa 3.557 preferenze contro le 3.762 del consigliere regionale uscente Roberto Anelli, giunto secondo. Delusione anche per i risultati degli altri due consiglieri regionali uscenti, Monica Mazzoleni (2.510 preferenze) e Alex Galizzi (2.149), entrambi superati dall'ottima performance del sindaco di Sarnico Giorgio Bertazzoli (3.380), giunto quarto e anche lui rimasto escluso.
In Forza Italia, non ce l'ha fatta il capolista Valerio Bettoni. L'ex presidente della Provincia ha incassato in tutto 1.955 voti ed è giunto terzo, battuto dal presidente della Comunità montana della Valbrembana e sindaco di Lenna Jonathan Lobati (5.284 voti) e dal sindaco di Credaro Adriana Bellini (2.824).
Centrosinistra: ecco chi resta a casa
Sul versante centrosinistra, l'asso pigliatutto è stato il segretario provinciale Davide Casati, recordman con oltre 14 mila preferenze. Alle sue spalle è arrivato Jacopo Scandella (6.632). Mentre non ce l'ha fatta l'ex segretario provinciale e già sindaco di Arzago Gabriele Riva, che si è fermato a 3.089 preferenze, solo 400 in più di Francesca Riccardi, che è consigliere comunale a Bergamo e si è fermata a 2.633. Fuori anche l'assessore di Bergamo Loredana Poli, candidatasi con la lista civica a sostegno di Majorino: non le sono bastate le 1.288 preferenze raccolte.
Gabriele Riva (Pd)
Francesca Riccardi (Pd)
Loredana Poli (Patto Civico)
Niccolò Carretta (Azione, Terzo polo)
Niccolò Carretta si dimette
Ma la sconfitta che fa più rumore in assoluto è quella di Niccolò Carretta. Il segretario regionale di Azione, nonostante le 2.400 preferenze non è riuscito a entrare in Consiglio regionale a causa della scarsa performance generale del suo partito. Al contrario, il risultato dalle lista Moratti, che ha sopravanzato il partito di Calenda, ha consentito a Ivan Rota andare al Pirellone con appena 598 voti. Carretta, che è sempre stato scettico sull'operazione Moratti, si è dimesso dai suoi incarichi di partito.