Dopo Bergamo, Giorgio Gori in pole per le Europee (forse capolista per il Pd)
L'ipotesi è un inserimento nella circoscrizione Nord Ovest. A favorire la corsa del sindaco c'è il meccanismo elettorale
di Wainer Preda
Nel futuro prossimo del sindaco di Bergamo ci sarebbe l'Europa. Anzi, Bruxelles, per dirla tutta. Secondo indiscrezioni, Giorgio Gori sarebbe nella lista del Pd alle elezioni europee del prossimo anno. La notizia arriva da ambienti romani. Condita da un particolare in più, però ancora non certo. Ovvero l'ipotesi che Gori sia il capolista nella circoscrizione Nord Ovest.
Sulla posizione sarebbero ancora in corso valutazioni e il sindaco non avrebbe ancora sciolto la riserva. Politicamente, però, è un ruolo a cui Gori, per visione e capacità, potrebbe legittimamente ambire.
Il segretario nazionale del Pd Elly Schlein, a cui spetta la decisione finale, avrebbe in mente uno schema di candidati allargato anche ad esponenti non necessariamente della sua corrente. Voci di corridoio dicono che della partita saranno anche il sindaco di Firenze Dario Nardella e quello di Bari Antonio De Caro. Al vaglio anche la posizione di Stefano Bonaccini. Il secondo mandato da governatore dell'Emilia Romagna scade nel 2025, ma potrebbe lasciare la Regione alla sua vice, per correre come capolista nella circoscrizione Nord Est, ruolo che gli dovrebbe essere riconosciuto agevolmente, trattandosi del presidente del Pd.
La tattica di Schlein
Determinante sarà capire quale peso avranno degli uomini della corrente della segretaria, che potrebbero comunque mandare avanti i colleghi/avversari. Stando sempre alle indiscrezioni, Schlein vorrebbe piazzare i suoi soprattutto nelle circoscrizioni del Centro e del Sud. Lasciando ai riformisti, più vicini all'indole locale, il compito di correre al Nord, dove peraltro in alcune città hanno già battuto il centrodestra.
In lizza ci potrebbero essere anche altri nomi: Patrizia Toia, Pierfrancesco Maran, Emanuele Fiano, Cecilia Strada. Ma non tutti hanno la popolarità (e la credibilità) del sindaco di Bergamo. Gori, contattato dai vertici nazionali del Pd, si sarebbe già mosso, incontrando alcuni europarlamentari per capire come funzionano le cose a Bruxelles.
A favorire la corsa del sindaco di Bergamo come capolista del Nord Ovest potrebbe esserci il meccanismo dell'elezione, che prevede l'indicazione della preferenza sulla scheda. Ciò consente a Schlein (e ai suoi) di attribuire un'eventuale sconfitta direttamente a chi ha corso. Mentre in caso di successo la segretaria potrebbe fregiarsi della sua prima vittoria in campo europeo.
Per i sindaci e i riformisti le elezioni europee sono anche un'occasione per proseguire l'attività politica ai vertici del partito. Vista la scadenza di fine mandato, se gli amministratori non fossero eletti in Europa rischierebbero di restare senza incarico per diverso tempo. Fermo restando che sono sempre disponibili posti di rincalzo nelle istituzioni.