Elena Carnevali non rieletta e delusa: «Liste del Pd sbagliate. E Bergamo ha pagato caro»
Dopo due mandati, l'esponente dem non torna in parlamento. «Non si è tenuto conto di merito, competenza e dedizione. La responsabilità ultima è di Letta»
di Ettore Ongis
Martedì 27 settembre, il giorno dopo la grande delusione. L’onorevole Elena Carnevali, bergamasca candidata a Milano nelle file del PD, non è stata rieletta.
Come sta?
«Ieri ero incazzata, oggi sono arrabbiata».
La sua rielezione è stata incerta fino all’ultimo.
«Ci avevo sperato…».
Il risultato del Pd a livello nazionale non prometteva niente di buono.
«Sicuramente ha inciso molto, per contro qualche soddisfazione l’ho avuta da quello locale, soprattutto in città».
Effetto Gori?
«Abbiamo lavorato in tanti, a partire dai candidati. Giorgio si è speso e ha scelto di stare in questo campo, ma pure io credo di aver dato il mio contributo, anche se mi sono divisa tra Bergamo e Milano, dove ero in corsa. I meriti li possiamo ben ridistribuire».
Poi è arrivata la doccia gelata. Chi le ha detto che non sarebbe tornata in Parlamento?
«Il sito del Ministero dell’Interno: su questo non sbaglia mai».
E lei ha pianto per una notte intera…
«Diciamo che ho provato un misto di rabbia e sconforto».
E tra rabbia e sconforto che cosa ha pensato?
«Che se il merito, la competenza, la dedizione, la passione e le fatiche hanno ancora un valore, non se ne è tenuto conto».
Chi non ne ha tenuto conto?
«Faccio fatica ad accettare (...)