Elezioni 2024 ad Albino, le ultime interviste ai candidati Esposito, Benigni e Gualandris
Il vicesindaco uscente in campo per il centrodestra, la seconda per il centrosinistra e relative liste civiche, e poi c'è l'outsider
di Elena Conti
Si vota nel fine settimana anche ad Albino, per il nuovo sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. In gara per la carica di primo cittadino ci sono Daniele Esposito, Paola Benigni e Fabio Gualandris.
Esposito: «Qui serve un sindaco esperto»
Daniele Esposito, 34 anni, è il candidato sindaco sostenuto dalla coalizione di centrodestra formata da Lega, Forza Italia e “Noi Albino”.
Può indicare tre punti chiave del vostro programma?
«Il rilancio del centro storico tramite due azioni. La prima riguarda la riqualificazione degli edifici pubblici: l’ex municipio diventerà un prolungamento della biblioteca; l’ex monastero di Sant’Anna e la scuola dell’infanzia diventeranno luoghi per attività aggregative; l’ex Casa della Misericordia diventerà l’Accademia delle Arti. Questo aumenterà la frequentazione del centro, con beneficio anche per i commercianti. La seconda azione mira a ripopolare il centro storico e favorire il commercio di vicinato tramite sgravi fiscali e la riduzione della Tari per i commercianti. Il secondo punto è la cura del territorio dal punto di vista naturalistico, dell’arredo urbano e della manutenzione di parchi, strade e marciapiedi. Il terzo è l’attenzione ai bisogni delle famiglie, garantendo i servizi di nido, dell’infanzia e scolastici».
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Benigni: «È tempo di cambiamento»
Paola Benigni, 64 anni, è la candidata sindaco sostenuta dalle liste “In Albino”, “Futuro in comune” e “Paola Benigni Sindaco”, composte da tanti giovani e dalle forze del centrosinistra.
Può indicare tre punti chiave del vostro programma?
«Il primo punto è la partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali. Il secondo è la sostenibilità: sociale, per promuovere equità e non lasciare indietro nessuno; ambientale, per il rispetto e la cura del territorio, accrescendo attrattività dei luoghi e qualità della vita; economica, per uno sviluppo armonico e “circolare” della città. Il terzo è la promozione di buone relazioni, un bene pubblico trascurato ma che incide sul benessere delle persone.
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Gualandris: «Fuori dai partiti, dentro la città»
Fabio Gualandris, 62 anni, è il candidato sindaco della lista “Gente comune”.
Può indicare tre punti chiave del vostro programma?
«Vorremo ricreare fiducia favorendo partecipazione e dialogo. È necessario un confronto con ogni dipendente comunale per conoscere cosa funziona e di cosa c’è bisogno. Prevediamo d’istituire dei comitati territoriali e di quartiere che svolgano un ruolo propositivo attraverso la formulazione di proposte e la segnalazione di problematiche. Il secondo punto è un’attenzione straordinaria all’ordinario, con maggiore cura al decoro cittadino e alle aree verdi, azioni di contrasto all’abbandono dei rifiuti, iniziative volte alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Il terzo: il 25 per cento delle case albinesi è vuoto, eppure si continua a costruire. Vorremmo favorire il recupero del patrimonio immobiliare abbandonato, a partire da un censimento degli stabili vuoti».