Come si vota

Elezioni regionali: come funzionano il sistema elettorale e il voto disgiunto

Domenica seggi aperti dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15. Quattro candidati alla presidenza. Ecco come è fatta la scheda

Elezioni regionali: come funzionano il sistema elettorale e il voto disgiunto
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Domenica 12 e lunedì 13 febbraio si vota in tutta la Lombardia per il rinnovo del Consiglio regionale e per eleggere il Presidente della Regione. Resteranno in carica per i prossimi 5 anni.

Alle urne sono chiamati oltre 7,8 milioni di lombardi. Possono votare tutti i cittadini residenti nella regione che abbiano compiuto 18 anni, dimostrabili portando con sé la tessera elettorale e un documento d’identità valido.

In corsa per la presidenza ci sono quattro candidati. Il governatore uscente Attilio Fontana per il centrodestra; Pierfrancesco Majorino per il centrosinistra e M5S; Letizia Moratti per il Terzo Polo; e Mara Ghidorzi per Unione Popolare. Seggi aperti dalle 7 alle 23 domenica, e dalle 7 alle 15 lunedì.

Il sistema elettorale

Le legge elettorale lombarda prevede una consultazione a turno unico (senza ballottaggio). Diventa presidente il candidato che ottiene più voti. Il secondo classificato è eletto automaticamente in Consiglio regionale.

Per l’elezione del Consiglio, il territorio della regione è diviso in tanti collegi quante sono le province lombarde. In ogni collegio, corre il candidato governatore supportato dalle liste dei partiti che lo sostengono.

Attribuzione dei seggi

Se il candidato vincente supera il 40 per cento, le liste a lui associate otterranno il 60 per cento dei seggi disponibili, ripartiti proporzionalmente ai voti ottenuti. Se non supera il 40 per cento, allora i seggi scendono al 55. I consiglieri eletti sono in tutto 80 (79 più il candidato governatore secondo classificato). In Bergamasca saranno eletti nove consiglieri regionali. Di questi, sei andranno alla maggioranza, tre all’opposizione.

Un’unica scheda

Per eleggere il governatore e i consiglieri regionali, gli elettori avranno davanti un’unica scheda. Accanto ai nomi dei candidati governatori, ci sono i simboli delle liste che li appoggiano e due righe per le preferenze.

Tracciando una “x” sul candidato governatore il voto è valido per lui e proporzionalmente per le liste associate.

Tracciando una “x” sul candidato governatore e su una lista, il voto va al governatore e anche alla lista scelta.

Tracciando una “x” solo sulla lista, infine, il voto si estende anche al governatore collegato.

Voto disgiunto e preferenze

È consentito il voto disgiunto. Ovvero votare per un candidato governatore e per una lista a lui non collegata.

L’elettore può anche esprimere nelle apposite righe della scheda fino a due voti di preferenza, scrivendo il nome e il cognome del candidato o dei candidati compresi nella stessa lista.

Nel caso di due preferenze, i candidati devono appartenere alla medesima lista, ma essere di sesso diverso. Se si indicano due uomini o due donne, la seconda preferenza viene annullata.

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