Fontana in pressing sul Ministero: «In Lombardia dati da zona gialla da 3 settimane»
Il presidente lombardo è tornato a chiedere un allentamento delle restrizioni. La Lombardia però è probabile che resti in fascia arancione
Oggi, venerdì 29 gennaio, si conosceranno le sorti della Lombardia e il presidente Attilio Fontana ha deciso di tornare in pressing sul Ministero della Salute, chiedendo nuovamente un allentamento delle restrizioni e la collocazione della regione nella fascia di rischio gialla.
«Da tre settimane la Lombardia ha i dati da zona gialla – ha scritto su Facebook -, con tassi di incidenza tra tamponi e positivi fortemente al di sotto della soglia d'allarme dei 250 casi su 100 mila abitanti. Ci auguriamo che dopo la settimana ingiustamente passata in zona rossa, oggi il Ministero possa prendere una decisione che tenga conto della reale situazione epidemiologica della nostra regione. Soprattutto considerando che i ristori per commercianti e categorie, colpite da chiusure da parte del Governo, non arrivano e sono insufficienti».
Conferme arriveranno solo dopo la pubblicazione del monitoraggio epidemiologico eseguito dalla cabina di regia e dall’Istituto superiore di sanità. Sulla base dei dati raccolti il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà la nuova ordinanza che collocherà le regioni nelle rispettive fasce di rischio ma, con ogni probabilità, la Lombardia resterà arancione.
La normativa
La norma prevede che per poter scalare in una fascia di rischio inferiore si debba attendere almeno 14 giorni. Pur a fronte del fatto che la Lombardia avrebbe dovuto essere arancione già dalla settimana in cui è stata rossa per errore, l’ordinanza firmata il 22 gennaio dal Ministero ha però azzerato il termine da cui calcolare le due settimane di assestamento dei dati.
Salvo sorprese, quindi, i lombardi dovranno continuare a rispettare le limitazioni imposte dalla zona arancione almeno fino a venerdì 5 febbraio, giorno in cui sarà reso noto il nuovo report dell’Iss.