Gafforelli, al 99 per cento è addio alla Provincia. Sfuma il "piano" per confermarlo
Dopo le elezioni del 3 e 4 ottobre non sarà più sindaco. E non ci sono Comuni dove candidarlo a primo cittadino per aggirare il problema
di Andrea Rossetti
Al 99 per cento, a inizio 2022 Gianfranco Gafforelli non sarà più presidente della Provincia. Tramontata (almeno per ora) l’ipotesi di consentire un terzo mandato consecutivo ai sindaci dei Comuni tra i tremila e i quindicimila abitanti, Gafforelli decadrà da primo cittadino di Calcinate e, di conseguenza, perderà il requisito per poter restare alla guida di via Tasso fino alla fine del suo mandato, in scadenza nell’autunno del prossimo anno. L’un per cento di possibilità rimanente è dato dal fatto che Gafforelli potrebbe candidarsi come sindaco in un altro Comune della Bergamasca e vincere. Ma si tratta di un’ipotesi quasi del tutto tramontata.
L’unica possibilità che si era prospettata in tal senso era quella di Valnegra, Comune di 210 abitanti in Val Brembana. L’uscente sindaco Virna Facheris, ex Pd, aveva infatti prospettato la volontà di non ricandidarsi e sembrava non ci fosse nessuno disposto a correre al suo posto. Per questo le varie forze politiche che sostengono Gafforelli in via Tasso (teoricamente il Pd, ma nei fatti il sostegno nei suoi confronti è molto trasversale) hanno pensato che Valnegra potesse rappresentare un’ottima occasione. Avevano però fatto i conti senza l’oste. Facheris, sin dalle prime voci, si è messa di traverso. L’idea che il suo Comune potesse diventare uno strumento in mano ai partiti non le è proprio andata giù. E così il 23 agosto ha annunciato che a Valnegra un candidato sindaco c’è: Enzo Milesi, anche lui ex volto noto del Pd brembano.
A tal proposito, va detto come il Pd bergamasco abbia negato di aver chiesto a Facheris di scansarsi. Ma sembra che, in realtà, una telefonata da membri dem sia arrivata nei mesi scorsi. Da parte di chi? Da parte di quell’ala del Pd bergamasco che non ha mai digerito la figura di Gafforelli e il sostegno nei suoi confronti del partito. Del resto, lo stesso presidente della Provincia non ha mai nascosto di essere sempre stato più vicino al centrodestra che al centrosinistra... Dal canto suo, Gafforelli sulla questione non si è mai esposto. La sua speranza era il terzo mandato a Calcinate, l’idea di candidarsi in un altro Comune bergamasco non lo fa impazzire.
Che succede adesso, dunque? Con la prossima tornata di elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre decadranno sia il Consiglio provinciale che il presidente. A quel punto si fisserà la data della nuova elezione, che avverrà tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. L’obiettivo dei partiti sarà quello di mantenere gli equilibri attuali, ma cambiando gli uomini è ovvio che questo non sia affatto scontato. Per questo motivo, la figura di Gafforelli potrebbe continuare a essere decisiva: nel caso in cui, a Calcinate, si candidasse a supporto di un candidato e venisse eletto in Consiglio comunale, potrebbe ancora correre per un posto in Consiglio provinciale, magari accorpando attorno alla sua figura i cosiddetti moderati e dando così supporto al candidato della Lega o del Pd, che da soli difficilmente avrebbero la forza di eleggere un presidente. Ma la strada è ancora lunga...