Amministrative

Giorgio Gori appoggia il "fronte repubblicano" di Calenda

Il sindaco di Bergamo condivide la proposta di un'alleanza tra Pd e liberal-democratici contro la federazione del centrodestra e apre ai 5 Stelle

Giorgio Gori appoggia il "fronte repubblicano" di Calenda
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Ieri (lunedì 7 giugno) con un post su Twitter, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha appoggiato la proposta di Carlo Calenda, candidato sindaco a Roma con il suo partito Azione, di un «fronte repubblicano» tra Pd e liberal-democratici con lo scopo di contrastare la federazione di centro-destra tra Lega e Forza Italia: «Interessante lo spunto di Calenda. Partendo dall’«agenda Draghi», perché non lavoriamo ad una federazione tra Pd e partiti lib-dem che si opponga al progetto Lega-Fi?».

Calenda ha espresso queste considerazioni in una sua intervista pubblicata il 6 giugno scorso da Repubblica, nelle quale riteneva importante promuovere questa alleanza, in cui non esclude l'ingresso anche di moderati come Mara Carfagna, costruita sul progetto riformista dell'attuale premier Mario Draghi. L'obiettivo sarebbe arginare i partiti e i movimenti di matrice populista e contrastare l'alleanza annunciata da Matteo Salvini tra Lega e Forza Italia, volta secondo il segretario leghista a combattere il centro-sinistra all'interno del governo (i maligni diranno per resistere all'aumento nei sondaggi di FdI e Giorgia Meloni).

Nel suo tweet Gori ha anche lasciato la porta aperta ai 5 Stelle, pur con delle precisazioni: «Si dovrà ragionare anche dell’alleanza col M5S, ma cominciamo a fissare una sana “gerarchia delle relazioni”». Del resto questi ultimi si trovano in una fase particolarmente delicata, con Giuseppe Conte incoronato nuovo leader da Grillo, a capo di un movimento (ormai partito) che riteneva opportuno eleggere con la democrazia diretta i suoi dirigenti e con gli attivisti alla base che faticano ad accettare la svolta "moderata" da lui indicata.

Il tutto in un'orizzonte ancora solo ideale di questo "patto di centro-sinistra", dato che al momento l'unica certezza che si ha è la sfida lanciata da Calenda e l'appoggio di una serie di personalità come il sindaco di Bergamo, mentre i partiti di quell'area sembrano al momento concentrati sulle loro questioni interne.

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