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Il sindaco Giorgio Gori tronca sul nascere ogni voce: «Non mi candido alle elezioni politiche»

Il nome del primo cittadino iniziava a circolare in vista delle elezioni del 25 settembre. Per questo è intervenuto nel dibattito con una nota

Il sindaco Giorgio Gori tronca sul nascere ogni voce: «Non mi candido alle elezioni politiche»
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Nei giorni della crisi di Governo, Giorgio Gori è stato uno dei primi sindaci a "scendere in campo" per chiedere a Mario Draghi di non dimettersi dal ruolo di premier e ai partiti di essere responsabili. Un appello che, purtroppo, è caduto nel vuoto. Tant'è che, nei giorni successivi, Gori s'è limitato a commentare la situazione con un tweet lapidario: «Povera Italia».

Ora che la campagna elettorale è di fatto iniziata e che si sta già parlando di liste elettorali in vista del voto del prossimo 25 settembre, il sindaco di Gori ha voluto troncare sul nascere ogni possibile voce: non sarà tra i candidati.

«I bergamaschi mi hanno confermato la loro fiducia nel 2019 e io intendo onorare l’impegno che ho con loro, restando alla guida della città fino alla fine del mandato. Per candidarmi dovrei dimettermi nei prossimi giorni: questo è assolutamente impensabile. Le elezioni politiche del 25 settembre sono un passaggio di grande importanza per il nostro Paese, e non farò certo mancare il mio contributo, ma l’impegno per Bergamo rimane per i prossimi due anni la mia priorità», ha fatto sapere il primo cittadino di Bergamo con una nota.

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