la mozione

In zona rossa per errore, il Pd: «Regione Lombardia risarcisca i danni»

I consiglieri regionali Dem presenteranno "il conto" alla maggioranza martedì prossimo (2 febbraio): «La chiusura delle attività per 15 giorni genera potenzialmente un danno economico per 1,2 miliardi di euro»

In zona rossa per errore, il Pd: «Regione Lombardia risarcisca i danni»
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Dopo la classificazione errata della Lombardia in zona rossa, dovuta a uno sbaglio nella trasmissione dei dati epidemiologici all’Istituto superiore di sanità, i consiglieri regionali del Pd tornano alla carica e presentano il conto al Pirellone. L’ennesima resa dei conti in Aula tra maggioranza e opposizioni è fissata a martedì prossimo (2 febbraio), quanto il gruppo Dem presenterà una mozione urgente per chiedere che Regione Lombardia risarcisca i danni causati dalle limitazioni imposte erroneamente.

E il conto rischia di essere particolarmente salato: «Secondo le stime dei centri studi di diverse associazioni di categoria – si legge nella mozione - la chiusura delle attività per 15 giorni genera potenzialmente un danno economico agli esercizi commerciali coinvolti per 1,2 miliardi di euro, di cui oltre 300 milioni per i negozi al dettaglio».

«La Regione deve risarcire adeguatamente quelle attività che sono state costrette a chiudere, con perdite importanti di fatturato, a causa di un grave errore – sostiene uno dei firmatari, il consigliere Jacopo Scandella – un errore determinato da una scorretta valutazione e trasmissione dei dati all’Iss da parte della stessa Regione Lombardia, nonostante Fontana e Moratti continuino a pretendere di far credere il contrario, senza presentare alcun riscontro documentale».

Dal canto loro, le autorità lombarde continuano a smentire questa ricostruzione dei fatti, sostenendo che la Lombardia non si prenderà la colpa di un errore che per prima ha segnalato al Ministero della Salute e puntando invece il dito contro l’algoritmo per il calcolo dell’Rt che ha fatto scattare le chiusure.

«Il tentativo della giunta regionale e della Lega di continuare a negare anche l'evidenza e di buttarla in caciara sempre e solo scaricando le colpe – conclude Scandella - è un atteggiamento inaccettabile, che non può certo nascondere le responsabilità e i danni creati all'economia e al commercio dei nostri territori».

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