La Giunta di Bergamo approva il nuovo Pgt, ora cinque sedute in Consiglio per discuterlo
Nel documento l'ampliamento del Parco dei Colli e della Cintura verde, l'incremento dell'housing sociale e i luoghi di culto
La Giunta di Bergamo ha approvato oggi (lunedì 2 ottobre) l’adozione del nuovo Piano di Governo del Territorio, che definirà lo sviluppo della città da qui ai prossimi dieci anni e arriverà in Consiglio comunale la prossima settimana.
Cinque le sedute previste prima dell’adozione: si partirà lunedì 9 ottobre, per poi proseguire martedì 10 con la sua presentazione. Giovedì 12 e venerdì 13 avrà luogo la discussione in aula, con chiusura e repliche lunedì 16 ottobre. Sarà comunque oggetto di potenziali osservazioni da parte dei cittadini prima del via libera definitivo, con molta probabilità nel prossimo anno. Ecco, quindi, il Piano così com'è stato presentato da Palazzo Frizzoni.
Il nuovo piano
«Il nuovo Piano che abbiamo predisposto consente finalmente all’Amministrazione di dotarsi di uno strumento di governo del territorio cittadino all’altezza di tempi che stiamo vivendo, consolidando quanto già fatto per riqualificazione e rigenerazione urbana - ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Francesco Valesini -. Supera la difficile gestione di altre previsioni urbanistiche del piano precedente, approvato ormai più di dieci anni fa, che abbiamo dovuto in molti casi inevitabilmente subire, condizionando le scelte della stessa Amministrazione».
Il piano Gori si presenta come «completamente nuovo - e intende cambiare radicalmente, dopo 13 anni, i contenuti, gli strumenti e le finalità per lo sviluppo della città». In sintesi, si eviterà di espandere il territorio edificato, mettendo infrastrutture e spazio pubblico al centro dello sviluppo, oltre che mobilità e accessibilità alla base della trasformazione urbanistica.
Si intende inoltre valorizzare l’ambiente, ripensando e aggiornando il progetto della Cintura verde e, al tempo stesso, ampliando e rafforzando la tutela del territorio. I servizi pubblici esistenti saranno al centro di un nuovo welfare urbano e la cultura risulterà motore dello sviluppo, con la valorizzazione del patrimonio edilizio e dei percorsi culturali.
Consumo di suolo zero
L'Amministrazione Gori, inoltre, taglia 1,15 milioni di metri cubi di edificabilità riconosciuta oggi dal Piano vigente: si tratterebbe del più significativo taglio di volumetrie mai realizzato in città (furono poco meno di ottocentomila i metri cubi ridotti dall’attuale Piano rispetto a quello precedente). Gli ambiti di trasformazione, poi, vengono ridotti drasticamente a tre (nel Piano precedente erano 41): Porta Sud, l’ex Gres e l’ex Reggiani, tutte grandi aree dismesse ancora da riconquistare, per ricucire il tessuto urbano della città.
Il progetto del Parco dei Colli e la Cintura verde
Si incrementerà di altri 3,5 milioni di metri quadrati l’estensione attuale del Parco dei Colli, che diventerà il “Parco delle Piane Agricole”, dalla Valle di Astino fino alla Martinella, attraverso una serie di stanze verdi che passano dal Parco Martin Lutero alla Trucca al Parco Ovest, fino al sistema dei Corpi Santi.
Per poter rafforzare questo spazio, il Piano prevede il consolidamento di tutte quelle aree che compongono il sistema ambientale a sud della città, attraverso il progetto della “Cintura Verde”: per potervi riuscire, il Comune punta all’acquisizione di oltre trecentomila metri quadrati di territorio attraverso lo strumento della compensazione urbanistica.
L'housing sociale
Per l'aspetto della socialità negli ambienti urbani, il Comune si è avvalso della consulenza di uno dei massimi esperti sul tema dell’housing sociale, l'ex assessore di Milano Gabriele Rabaiotti. La quota di housing sociale da riconoscere, laddove si preveda la realizzazione di nuove destinazioni residenziali, passerà dal 10 per cento al 20 per cento. L’8 per cento di questa quota, inoltre, potrà essere messo in vendita a valori convenzionati, mentre il restante 12 per cento verrà messo sul mercato in affitto calmierato o, in alternativa, potrà essere “monetizzato” all’Amministrazione, che si impegna a finanziare con il ricavato il nuovo Fondo per l’Abitare.
La scuola
La scuola diviene nel Pgt, dopo anche la consulenza del Politecnico di Milano, una leva per le scelte urbane, con un nuovo modello di quartieri e di welfare: l’individuazione delle loro priorità verrà quindi alla partecipazione dei cittadini e alle reti di quartiere.
Infrastrutture e spazio pubblico
Il nuovo Piano individua le cosiddette “dorsali della rigenerazione”, luoghi privilegiati della trasformazione urbanistica dei prossimi anni. Ambiti caratterizzati da un’elevata accessibilità, garantita dalla presenza, nelle vicinanze, di infrastrutture di trasporto pubblico sia su gomma che su ferro. Il nuovo Pgt recepisce quindi le nuove opere che il Pnrr è destinato a realizzare a Bergamo, come la ferrovia tra la stazione e l’aeroporto di Orio al Serio, la nuova tramvia verso Villa d’Almè, l’E-Brt che collegherà Bergamo alla sede dell’Università di Dalmine.
Le medie strutture di vendita
L’insediamento di nuove medie strutture di vendita, per la Giunta, in qualche caso ha dato risposta alle esigenze di alcuni quartieri, mentre al contrario, in altri frangenti, ha reso concorrenza alla rete esistente dei negozi di vicinato. Il nuovo Piano punta proprio a governare questo fenomeno, concentrandole nelle aree del Distretto urbano del commercio e lungo le dorsali di ingresso in città, come i nodi infrastrutturali.
La cultura come motore di sviluppo
Il cultural trail si appoggia su alcuni tracciati del sistema ciclopedonale esistente, ma anche lungo i margini tra città e campagna e nelle aree senza una chiara vocazione d’uso. Lungo il percorso si sviluppano nuovi interventi di micro forestazione urbana e vegetazione, non solo in grado di produrre ossigeno e assorbire le particelle inquinanti, ma anche contrastando il fenomeno del cambiamento climatico e i picchi di calore.
I luoghi di culto
In Celadina, in via Borgo Palazzo, Campagnola e San Tomaso saranno individuati quattro nuovi luoghi di culto. Qui il Comune, attraverso un avviso pubblico, ha individuato le aree, dove chi è interessato potrà realizzare edifici di culto, ciò che tecnicamente il Pgt definisce «attrezzature religiose». Possono essere luoghi per edificare una nuova chiesa cattolica, una valdese o un centro islamico. Il Pgt dice che in quell’area può essere attivata la procedura, ma non specifica a quale confessione destinarla.