Tre punti

La proposta del Pd alla Regione per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro

Il consigliere bergamasco Scandella: «I numeri forniscono un quadro complessivamente molto preoccupante per i nostri territori sul tema»

La proposta del Pd alla Regione per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro
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Prevenzione e formazione nei luoghi di lavoro devono diventare una strategia e una scelta politica, con più risorse per mettere in sicurezza i processi produttivi e con più controlli e un coordinamento degli interventi.

Per questo il Gruppo regionale del Pd ha presentato una mozione urgente, votata all’unanimità dall’Aula, che impegna la Giunta su tre punti: convocare subito una riunione del "Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro" per verificare l’attuazione della legislazione; includere e sviluppare all’interno della proposta di modifica della legge 23 sulla sanità regionale una medicina del lavoro in grado di prevenire gli infortuni, formare le aziende e i lavoratori e vigilare sui luoghi di lavoro; adoperarsi affinché vi sia collaborazione tra il mondo delle imprese, le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni.

«La fondamentale prevenzione della diffusione della pandemia non deve spostare l’attenzione dalla ripresa dei ritmi produttivi in corso a scapito della sicurezza sul luogo di lavoro – spiega Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd –. Non solo i fatali episodi delle ultime settimane, ma anche i numeri forniti dagli osservatori forniscono un quadro complessivamente molto preoccupante per i nostri territori in tema di sicurezza sul lavoro. Le limitazioni agli spostamenti e l’utilizzo intensivo dello smart working hanno fatto calare solo il rischio legato ai trasporti».

Secondo i dati dell’Inail, in provincia di Bergamo le denunce d’infortunio a marzo 2020 sono state 691, mentre a marzo 2021 sono state 806. Complessivamente, nel trimestre gennaio-marzo 2020 sono state 2.929, in quello 2021 2.548. Tra le due annualità si sono contati purtroppo 1 morto a marzo 2020 e 2 tra gennaio e marzo 2021.

«Le denunce di infortuni nel primo trimestre 2021 sono inferiori rispetto al 2020, ma purtroppo sono stati registrati i due decessi in questi ultimi mesi – conclude Scandella –. Questo ci spinge ancora di più a pensare che l’imminente avvio del percorso legislativo di revisione della legge sul sistema sociosanitario lombardo rappresenti un’opportunità per affrontare in modo radicale il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro».

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