Botta e risposta

L'assessore Terzi risponde a Carretta e difende la scelta dell'affidamento diretto a Trenord

«L'altro, se non unico, importante player italiano, Trenitalia, non potrebbe partecipare alla gara. E non vogliamo compagini stranieri»

L'assessore Terzi risponde a Carretta e difende la scelta dell'affidamento diretto a Trenord
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Continuano le scintille tra l'assessorato regionale ai Trasporti, guidato dalla bergamasca Claudia Maria Terzi, e le opposizioni, in particolare Azione, sul futuro (da qui al 2030) del servizio ferroviario lombardo. Regione, infatti, a breve provvederà all'affidamento diretto a Trenord, mentre Niccolò Carretta, consigliere regionale bergamasco esponente del partito di Calenda, avrebbe preferito una gara più "combattuta".

Nei giorni scorsi, Carretta è tornato sul tema sottolineando come, nonostante i suoi continui inviti, Terzi non sia mai andati in Commissione Trasporti di Regione a illustrare il prossimo contratto con Trenord e a discutere della questione. «Capisco che visto l'argomento sia difficile essere puntuali, ma un ritardo così clamoroso per avere un minimo di confronto non si è mai visto nemmeno nelle giornate peggiori per i pendolari», ha chiosato Carretta.

Non si è fatta attendere, ovviamente, la risposta dell'assessore. «La dichiarazione di Carretta è fuori tempo massimo e non è la prima volta che spiego al consigliere di Azione, anche al di fuori delle sedi ufficiali, perché si è scelta la via del rinnovo con Trenord. Carretta, invece, si limita a ripetere il mantra della gara come un disco rotto, senza idee che vadano oltre gli slogan, e sistematicamente torna sulla questione quando in realtà, appunto, è informato sui fatti da tempo».

Terzi poi aggiunge: «Ricordo che l'altro, se non unico, importante player italiano, ovvero Trenitalia, non potrebbe partecipare alla gara in quanto socio al 50 per cento di Trenord. Le stesse Regioni a guida centrosinistra, come la Toscana, negli anni scorsi hanno scelto l’affidamento diretto a Trenitalia proprio per evitare, in assenza di veri competitori, inutili lungaggini burocratiche. Nei rari casi in cui è stata effettuata una gara si è presentato un unico soggetto, ovvero Trenitalia: come in Emilia-Romagna, dove è stato assegnato il servizio per oltre 22 anni appunto a Trenitalia al termine di lungaggini evitabili».

«La decisione di proseguire con Trenord è quindi legata all'assenza di importanti player a livello nazionale e se la legge lo consente è giusto proseguire su questa strada - conclude Terzi -. I dubbi sollevati da Carretta mi sembrano quindi destinati a cadere nel vuoto, salvo che il consigliere di Azione voglia consegnare il servizio ferroviario regionale in mano a compagnie straniere. Ma pensare a un servizio gestito da società che hanno sedi a Parigi o Berlino va contro l'impegno di Regione di mantenere in Lombardia il servizio di trasporto ferroviario. E non è solo una questione tecnica, è anche una scelta politica che va nella direzione di salvaguardare ancora per altri dieci anni un servizio che in termini quantitativi non ha paragoni con il resto d'Italia».

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