Retroscena

Le strade dividono i bergamaschi in Regione: Malanchini sfida Terzi, Schiavi con Casati

Le proposte della Nuova Cremasca e della Penetrante da Est hanno dato vita a nuovi attriti e inedite alleanze

Le strade dividono i bergamaschi in Regione: Malanchini sfida Terzi, Schiavi con Casati
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di Wainer Preda

Le strade, nei trasporti, uniscono. In politica, invece, spesso dividono. E’ quanto accaduto in consiglio regionale. Su due progetti importanti - la Nuova Cremasca e la Penetrante da Est - la compagine bergamasca al Pirellone non è riuscita a trovare la necessaria compattezza. E le divisioni sono risultate fatali a entrambi i progetti.

Passo indietro, per capire. In consiglio regionale arrivano due ordini del giorno sulle infrastrutture in Bergamasca. Riguardano due opere molto diverse, ma simili per consistenza economica. Il primo documento vorrebbe l’impegno della Regione a finanziare per 100 milioni di euro (su 142 nell’estensione massima) la Nuova Cremasca. Il secondo, grossomodo la stessa cifra, per la Penetrante da Est di Gorle.

Di entrambi i progetti si parla da una quindicina d’anni. La Nuova Cremasca è una provinciale di 20 chilometri che, partendo dalla tangenziale di Romano di Lombardia, finirebbe per collegarsi con Zanica. Si tratta in buona sostanza di un collegamento Sud-Nord facilmente realizzabile, che utilizzerebbe in parte tratti stradali già esistenti. Una sorta di alternativa (o doppione “small”, che dir si voglia) dell’autostrada Bergamo-Treviglio, più a est e meno impattante. Consentirebbe alla Bassa Orientale, regno delle logistiche e del futuro interporto di Cortenuova, di collegarsi a Bergamo e all’aeroporto di Orio in maniera piuttosto agevole.

Il secondo progetto invece è la Penetrante. Tutt’altra cosa. Strada da cinque chilometri che, partendo da Pedrengo, supererebbe il Serio con un nuovo ponte, attraverserebbe Gorle, fino ad arrivare al rondò delle valli di Bergamo. Obbiettivo: snellire l’enorme traffico che gravita su quelle zone, Bassa Valseriana compresa.

Fin qui le opere. Ora i rispettivi supporter. La Nuova Cremasca è stata portata in consiglio regionale da Giovanni Malanchini, ex sindaco di Spirano e consigliere leghista di lungo corso. Al suo fianco, i colleghi bergamaschi di Forza Italia Jonathan Lobati e Ivan Rota. Anche se, a dire il vero, l’idea originaria degli azzurri era un po’ più articolata (quella avanzata in tempi non sospetti da Alessandro Sorte prevedeva infatti un collegamento veloce lungo la Cremasca, ma fino al casello Brebemi di Bariano). Ma tant’è, i due forzisti decidono di supportare Malanchini, che della Bassa è originario. Incassando anche l’appoggio di altri due leghisti, che poi ritirano la loro firma.

Sull’altro fronte, quello della Penetrante invece, primo firmatario è Davide Casati, ex sindaco di Scanzorosciate, del Pd. Sostenuto dal collega Jacopo Scandella, che è della Valseriana. Dal leghista Roberto Anelli, che è di Alzano. Dai due forzisti di cui sopra, che col Pd hanno un dialogo sempre aperto. E dai tre Fratelli d’Italia, Michele Schiavi (della Valseriana), Pietro Macconi e Alberto Mazzoleni (quest’ultimo poi ritirerà la firma, causa contrarietà all’opera del Comune di Pedrengo).

Viste le divisioni, per giunta in un tempo dove la coperta economica è corta, i due ordini del giorno (...)

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Commenti
Daniele O.

Della Penetrante da Est se ne parla da ben più che 15 anni....e per tutto questo tempo non si è mai potuta realizzare per l'ottusità del Comune di Pedrengo....

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