Per la guida regionale

Congresso della Lega, Invernizzi ritira la candidatura. Ma chi ha gabbato Claudia Terzi?

L'ex deputato fa marcia indietro. Mentre l’assessore regionale non sarà tra i 54 delegati bergamaschi. Nel Carroccio una guerra senza esclusione di colpi

Congresso della Lega, Invernizzi ritira la candidatura. Ma chi ha gabbato Claudia Terzi?
Pubblicato:
Aggiornato:

di Wainer Preda

L’uscita di scena di Cristian Invernizzi. La caduta di Claudia Maria Terzi. Stanno emergendo sorprese a non finire nella Lega bergamasca, a due settimane dal congresso regionale del prossimo 15 dicembre. I candidati alla segreteria lombarda sono rimasti due: Massimiliano Romeo e Luca Toccalini (il primo dato per favorito e vincente). Ma a tenere banco sono soprattutto i retroscena della battaglia fra le correnti, in Bergamasca.

Sabato 30 novembre, i militanti orobici sono andati alle urne per le primarie, che nel Carroccio non si chiamano primarie (mica che li scambino per il Pd). In ogni caso, i militanti erano chiamati a scegliere i 54 delegati bergamaschi che voteranno Romeo o Toccalini al regionale. Alle “primarie verdi”, nei due seggi di Gorlago e Dalmine, sono andati in tanti. Oltre 830 sui 1.100 aventi diritto.

Ebbene, la preferita in assoluto è stata una donna: Heidi Andreina, ex candidato sindaco di Credaro. Sono stati eletti delegati, fra gli altri, anche il sindaco di Grassobbio Manuel Bentoglio, l’ex commissario provinciale Enrico Sonzogni, l’ex deputato Alberto Ribolla, il deus ex machina di Treviglio Franco Giussani e il sindaco di Dalmine Francesco Bramani. Andranno ad affiancare i “delegati a prescindere”, ovvero i parlamentari, i consiglieri regionali, il segretario provinciale Fabrizio Sala e Daniele Belotti, tra i padri fondatori. Per il rotto della cuffia, è entrato fra i “magnifici 54” anche l’ex senatore Giacomo Stucchi.

L'ex deputato della Lega Cristian Invernizzi

Ma a far rumore, sono stati soprattutto i bocciati. Non è entrato il presidente del Parco delle Orobie e sindaco di Ardesio, Yvan Caccia. Non è entrato nemmeno l’ex consigliere comunale Stefano Rovetta. E, udite udite, è stata bocciata persino Claudia Maria Terzi, da undici anni plenipotenziario assessore regionale di Matteo Salvini e da quasi due decenni uno dei personaggi più in vista della Lega bergamasca, a capo di una delle tre correnti portanti del Carroccio orobico. È giunta 54ª, a pari merito con Stucchi, che però aveva maggiore anzianità di servizio.

Ora toccherà al Consiglio federale ratificare i delegati. Ma certo è che la coriacea Terzi non l’ha presa granché bene. Ai giornali ha confessato la sua amarezza. Iscritta alla Lega dal 1999, finora aveva votato a tutti i congressi regionali. Stavolta, invece, l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche della Regione più importante d’Italia non potrà dire la sua sul nuovo segretario regionale del suo partito.

Le sarebbero bastati due voti, che peraltro aveva già messo nel conteggio del suo canestro, fra cui quelli di Dalmine. E invece, resta di stucco è un barbatrucco: quelle preferenze (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 12 dicembre, o in edizione digitale QUI

Commenti
Claudio

...forse che i pendolari leghisti bergamaschi si siano finalmente accorti dei servigi che l'asessora ha propinato loro in tutti questi anni.... Memoria cortissima l'assessora ...

Matteo

L'assessora alle ultime regionali non è stata candidata in consiglio regionale, quindi non ha dovuto sfidare Anelli, Malanchini, Belotti e tutti gli altri per raccogliere più preferenze. Dopo le elezioni è stata indicata da Salvini come assessora. Col senno di poi si potrebbe pensare che non ne sarebbe uscita bene dal confronto elettorale?

Seguici sui nostri canali