Lombardia zona bianca: la Lega chiede (di nuovo) di eliminare l'ordinanza anti-asporto a Bergamo
Palazzo Frizzoni ad aprile ha vietato l’asporto di qualsiasi tipo di bevanda (ad esclusione dell'acqua) in città, dalle 19 alle 5 del mattino seguente. Il Carroccio chiede che si faccia marcia indietro
Con l’ingresso della Lombardia in zona bianca la Lega torna alla carica, chiedendo a Palazzo Frizzoni di eliminare l’ordinanza emanata il 23 aprile scorso, in occasione delle riaperture di bar e ristoranti, che vieta l’asporto di qualsiasi tipo di bevanda in città, dalle 19 alle 5 del mattino seguente.
«L’Amministrazione comunale non è stata in grado di far rispettare tale obbligo nelle settimane che hanno preceduto la zona bianca – attaccano i consiglieri leghisti - visto che, dalla stazione ai propilei, da Città Alta alle vie del centro, passando per i parchi di quartiere, si possono notare persone che tranquillamente consumano bevande di qualsiasi tipo dove non sarebbe consentito, creando comunque assembramenti».
Secondo il Carroccio la norma stabilita dal Comune di Bergamo, unico ad aver previsto questa limitazione in Lombardia, creerebbe il paradosso che, ad esempio, «alle 19:10 non si può bere una bibita in strada al Villaggio degli Sposi, ma si può a Lallio», paese poco distante dal quartiere citato. Inoltre, l’ordinanza creerebbe un danno agli esercenti, privati di parte dell’incasso derivante dalla vendita da asporto.
«Risulta del tutto privo di qualsiasi logica il fatto che si possa consumare una bevanda nei grandi spazi estivi organizzati dal Comune, che arrivano a ospitare centinaia di persone in un’area circoscritta – aggiunge la Lega - ma non lo si possa fare sulle Mura in solitudine».