la risposta

Paladina-Villa d'Almè, la Provincia replica alle accuse: «Affermazioni false e gratuite»

Il sindaco di San Pellegrino aveva accusato via Tasso di superficialità, denunciando una gestione fallimentare della profettazione del terzo lotto della tangenziale sud

Paladina-Villa d'Almè, la Provincia replica alle accuse: «Affermazioni false e gratuite»
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La Provincia di Bergamo respinge le accuse di disinteresse e inconcludenza lanciate sabato dal sindaco di San Pellegrino Terme Vittorio Milesi, in merito ai ritardi (e ai relativi aumenti di costo) accumulati per il completamento della cosiddetta Paladina-Villa d’Almè. Al contrario, da via Tasso definiscono le affermazioni del primo cittadino «gratuite e non veritiere».

Sotto accusa era finita la richiesta avanzata ad Anas dal presidente Gianfranco Gafforelli e dal consigliere delegato Mauro Bonomelli per ottenere circa 3 milioni di euro ulteriori per la progettazione definitiva del terzo lotto della tangenziale sud.

Nell’occasione l’ente di via Tasso aveva fornito anche i dettagli riguardanti l’incremento dei costi inizialmente stimati; motivazioni che però la società di gestione della rete stradale aveva respinto in quanto «non accoglibili in virtù degli impegni assunti dalle parti con la sottoscrizione dei precedenti atti convenzionali». Anas escludeva la possibilità di ulteriori obblighi finanziari perché l’atto integrativo sottoscritto nel 2018 metteva in capo alla Provincia eventuali costi aggiuntivi.

«La mancata risposta di Anas non dipende dal fatto che “è in attesa di ricevere riscontro” sulle modifiche intervenute – sottolinea l’ente di via Tasso in un comunicato -, ma dalla volontà del soggetto gestore della strada di non subentrare nella progettazione, come pure si ritiene dovuto in considerazione del mutato quadro delle competenze in ordine alla gestione delle strade per effetto del Dpcm del 21 novembre 2019».

La Provincia non avrebbe quindi mai mancato di farsi carico non soltanto del proprio ruolo attuativo, ma anche dell’aumento di costi, come dimostra l’ultima variazione di bilancio e i 2 milioni di euro stanziati per la costruzione del secondo lotto, nel tratto Treviolo-Paladina.

«Appare singolare parlare d’indifferenza a margine di un incontro con il Ministero che è avvenuto proprio su nostra iniziativa – osserva Gafforelli -, scaturito da una riunione voluta da noi con le Comunità montane, i consiglieri regionali e i parlamentari bergamaschi. Un incontro che è stato organizzato alla presenza dei progettisti proprio per illustrare la situazione e decidere insieme come muoverci per raggiungere l’obiettivo per il bene della comunità Bergamasca».

Le ragioni dell’aumento dei costi

Da 90 milioni di euro si è passati ai circa 421 milioni del progetto definitivo non ancora completato, presentato a febbraio 2020. A far lievitare i costi sono stati gli oltre dieci anni di ritardo accumulati dalla redazione del progetto preliminare, per cui è stato necessario verificare l’adeguatezza tecnico-economica di quello definitivo rispetto alle previsioni iniziali. «Vogliamo portare a termine l’opera – specifica la Provincia – creando le condizioni per cui si possa dire che non solo si dispone di un progetto esecutivo, ma che si è pronti a mettere in cantiere le opere».

«Non si fraintenda l’esigenza di concretezza rispetto al finanziamento dell’opera come una volontà di trascurarne il progetto – aggiungono -. La Provincia persegue l’obiettivo della sua realizzazione, un obiettivo per il quale tutti coloro che hanno sottoscritto l’accordo del 3 aprile 2000 devo sentirsi responsabilizzati».

Nella progettazione definitiva sarebbero state recepite anche alcune indicazioni dei territori: per lo svincolo di Sorisole hanno indicato come possibile una rotatoria a due livelli in asse all’attuale ex statale 470; per la connessione nord sviluppato la soluzione di un tracciato che si attesta sul viadotto in località Botta di Sedrina; per la galleria Villa d’Alme elaborato la soluzione di una unica al posto di due gallerie separate da un breve tratto di trincea previste dal progetto preliminare.

«Mi spiace che il sindaco Milesi travisi volutamente le mie parole facendo sembrare che non mi importi nulla di quest’opera quando la mia posizione è stata espressa in modo limpido – conclude Gafforelli -, così come mi spiace che vengano accusati di disinteresse e incapacità gli uffici che stanno facendo tutto il possibile, pur con le note difficoltà che hanno colpito il nostro Ente, per portare a termine la progettazione di una strada di cui non abbiamo più nemmeno titolarità».

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