Regione annulla il bando per i Cre estivi, Scandella: «Altro flop di Aria, chiederemo conto»
Oltre seicento tra comuni e parrocchie lombarde avevano aderito al bando Estate Insieme della Regione. Ora dovranno rifare tutto
Erano mesi che non venivano più denunciati disservizi imputabili ad Aria spa, la centrale acquisti del Pirellone finita al centro della bufera per i numerosi ritardi e disagi arrecati agli anziani in attesa di ricevere il vaccino anti-Covid.
A puntare il dito contro Aria è il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella, accusando la società di aver messo in grave difficoltà comuni e parrocchie impegnati nell’organizzazione dei Cre estivi dopo che la Giunta regionale ieri, lunedì 14 giugno, ha annullato il precedente bando, pubblicandone uno nuovo.
Come specificato nella delibera, il Pirellone ha annullato la procedura «in ragione alle anomalie/disfunzioni che si sono riscontrate nella gestione dell’accoglimento delle domande nel sistema informativo presentate da parte degli enti, comuni o enti capofila di Ambito, come dichiarato dalla società Aria spa».
«Oltre seicento comuni o parrocchie in Lombardia, tra cui molti della provincia di Bergamo, avevano già partecipato al bando Estate Insieme della Regione e ora scoprono di dover rifare tutto – sottolinea Scandella -. Un disagio notevole e, soprattutto, un nuovo esempio di come la tanto decantata efficienza lombarda sia ormai scomparsa».
Il consigliere regionale Dem annuncia anche che chiederà conto del disservizio sia al governatore Attilio Fontana sia all’assessore al Bilancio Davide Caparini. «I centri estivi sono già partiti e tanti enti e parrocchie non si aspettavano di dover rifare le procedure che avevano concluso da giorni – conclude Scandella -. Ci chiediamo che cosa abbia originato questo ennesimo problema, su un bando tutto sommato abbastanza semplice».