vaccini, green pass e polemiche

Salvini, non ancora vaccinato, alla cena della Lega a Brusaporto. E Carretta lo critica

Il consigliere regionale di Azione: «Daranno rassicurazioni sul fatto che non hanno creato un maxi assembramento con annesso rischio di focolaio in Bergamasca»

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Sui social è uno dei politici più attivi e, gliene va dato atto, anche uno dei più abili a muoversi. Tra video di comizi o foto di gazebi per pubblicizzare il referendum sulla giustizia, commenti ai fatti di cronaca e selfie, però, si nota come sulle pagine ufficiali di Matteo Salvini qualcosa manchi. Il grande assente è un vero e proprio endorsement sulla necessità di vaccinarsi.

Il leader della Lega ha 48 anni e, in linea teorica, avrebbe potuto vaccinarsi già da un pezzo. «Ho prenotato il vaccino per agosto – riporta l’Adnkronos -. Quando verrà il mio turno, visto che a differenza di altri non scavalco la coda, vi inviterò e faremo un grande cocktail party. Così almeno tutti saranno tranquilli».

Come se il vaccino, da un lato, sia un qualcosa da accettare controvoglia, o comunque senza grandi celebrazioni. Già in passato ai giornalisti che gli chiedevano se si sarebbe vaccinato, il leader leghista rispondeva che avrebbe fatto ciò che gli avrebbe suggerito il suo medico.

Una linea emersa anche nelle dichiarazioni rilasciate a margine della presentazione di Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra a Milano. «Faccio un appello a tutti gli italiani a mettersi in sicurezza e a informarsi – riporta l’Adnkronos -. Non faccio il medico. Ci sono decine di milioni di italiani che per fortuna si sono vaccinati. E quindi chiedo a tutti di informarsi e di dare retta al loro medico». Frasi che se da un lato non scontentano i sostenitori della campagna vaccinale, dall’altro non lasciano neanche spazio a potenziali critiche della galassia no-vax.

A criticare Salvini però ci ha pensato il consigliere regionale bergamasco di Azione Niccolò Carretta, commentando le fotografie pubblicate dai leghisti al termine di una cena organizzata a Brusaporto. «Appurato che Salvini non è ancora vaccinato – scrive Carretta su facebook -, sono certo che lui così come gli altri 450 invitati alla cena (al chiuso) della Lega Bergamo, se non vaccinati, abbiano almeno fatto un tampone vista la dimensione dell’iniziativa. Dalle foto in giro di mascherine manco l’ombra».

Una frecciata, questa, alle posizioni sulle quali è fermo il Carroccio riguardo all’obbligo del green pass (e quindi della doppia vaccinazione) per poter accedere a determinati servizi e spazi pubblici. Proprio Salvini tre giorni fa ha twittato: «Vaccino, tampone o green pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo».

Se da un lato medici e gli scienziati concordino sui vaccini come unico strumento per poter evitare nuove chiusure, dall’altro il Carroccio è contrario all’introduzione di misure che di fatto incentivino gli italiani a vaccinarsi.

«Senza polemica – conclude Niccolò Carretta -, sono certo che daranno rassicurazioni sul fatto che non hanno creato un maxi assembramento con annesso rischio di focolaio in Bergamasca. Abbiamo tutti voglia di tornare a fare iniziative partecipate di persona, ma la politica per prima deve dare il buon esempio».

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