La decisione

Sanga non può essere sia deputato che presidente Sacbo: deve decidere cosa fare

Il Comitato per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze della Giunta per le elezioni del Parlamento si è espresso. Il rappresentante del Pd dovrà ora prendere una decisione. Intanto la Lega attacca: «Si dimetta»

Sanga non può essere sia deputato che presidente Sacbo: deve decidere cosa fare
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Che farà Giovanni Sanga? Il presidente di Sacbo, società che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio, dal 21 gennaio è anche tornato a essere un deputato (del Pd) in seguito all'addio al Parlamento dell'altro bergamasco dem Maurizio Martina, che ha accettato un importante ruolo alla Fao. Al momento del ritorno nella politica attiva, Sanga aveva detto che si sarebbe preso del tempo per capire se lasciare la presidenza di Sacbo o rinunciare al ruolo di deputato. La decisione, però, non è mai arrivata.

Giovanni Sanga

Da subito, a chiedere le dimissioni dalla presidenza della società aeroportuale era stata la Lega, che aveva anche ricordato un precedente: nel 2015, quando nel Cda Sacbo sedeva come consigliere Enrico Piccinelli, diventato poi senatore, la Giunta delle elezioni di Palazzo Madama aveva stabilito all’unanimità la sua incompatibilità con la carica rivestita in Sacbo, dando soli tre giorni a Piccinelli per dimettersi dalla società dell’aeroporto. Una "sentenza" che, proprio in queste ore, s'è ripetuta.

Oggi (10 marzo), il Comitato per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze della Giunta per le elezioni si è infatti espresso accertando l’incompatibilità della carica del deputato Giovanni Sanga con la qualifica di presidente di Sacbo. A comunicarlo sono gli onorevoli bergamaschi della Lega.

«È quanto dicevamo fin dal primo giorno della proclamazione di Sanga alla Camera in sostituzione del dimissionario Maurizio Martina - commentano i parlamentari del Carroccio Cristian Invernizzi, Daniele Belotti, Simona Pergreffi e Rebecca Frassini -. Sono passati quasi due mesi attendendo che il presidente di Sacbo desse di sua iniziativa le dimissioni. Ora il Coordinatore del Comitato incompatibilità Felice Maurizio D’Ettore invierà una nota dando quindici giorni all’onorevole Sanga per presentare delle eventuali controdeduzioni. Auspichiamo, invece, che il deputato del Pd rinunci subito alla poltrona in Sacbo senza dover aspettare altre due settimane».

I leghisti fanno leva anche sulla difficile situazione che sta vivendo l’aeroporto di Orio al Serio, «con 400 dipendenti in cassa integrazione, migliaia di lavoratori dello scalo disperati e il bilancio da approvare», che avrebbe dunque bisogno di «una governance salda, sicura e certa, non di un presidente incompatibile che non permette la normale attività deliberativa del Consiglio d’amministrazione. Perché è evidente che di fronte alla certificata incompatibilità stabilita dalla Camera il Cda di Sacbo rischia di vedersi invalidate le eventuali delibere assunte».

«Per rispetto verso i dipendenti e i lavoratori dell’aeroporto - concludono i parlamentari leghisti - e nell’interesse dello scalo cittadino, patrimonio di tutti i bergamaschi, chiediamo nuovamente le immediate dimissioni del presidente Sanga dalla Sacbo (o eventualmente dalla Camera) visto che tra l’altro risulterebbe percepire entrambe le indennità, sia quella dalla società aeroportuale che quella da deputato. Se così fosse, non sarebbe proprio un bell’esempio verso i tanti lavoratori Sacbo in cassa integrazione. Saranno poi i soci a trovare al più presto, senza giochetti di partito, un nuovo presidente che auspichiamo, come richiesto dai sindaci dell’area aeroportuale, sia legato ed attento al territorio».

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