Le primarie il 26 febbraio

Sfida per la segreteria del Pd, nei circoli della Bergamasca vince Bonaccini (ma Schlein lo incalza)

Il governatore dell’Emilia-Romagna è in testa, ma a Bergamo e Treviglio la sua avversaria ha validi appoggi e ha trovato voti

Sfida per la segreteria del Pd, nei circoli della Bergamasca vince Bonaccini (ma Schlein lo incalza)
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Non ci sono state grosse sorprese quando, nella serata di ieri (domenica 19 febbraio), si è chiusa la prima fase di voto per gli 83 circoli provinciali del Pd chiamati a scegliere le due candidature da proporre poi alle primarie popolari per la segreteria nazionale, che avranno luogo la prossima domenica (26 febbraio).

I numeri sono riportati oggi da L’Eco di Bergamo: alla fine, gli iscritti al partito hanno deciso che i cavalli in corsa saranno Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Duemila i militanti chiamati alle urne, con un "effetto congresso" che ha portato a cinquecento nuovi tesseramenti. Il governatore dell’Emila Romagna ha totalizzato 690 voti, ovvero il 50,44 per cento dei partecipanti, mentre la sua sfidante ha raccolto 522 voti, ovvero il 38,16 per cento. Parecchio indietro sono rimasti invece gli altri due nomi, quelli di Gianni Cuperlo che ha ottenuto 88 voti, pari al 6,43 per cento, e immediatamente dopo Paola De Micheli, con 68 voti pari al 4,97 per cento.

I risultati nelle città di Bergamo e Treviglio

Lo scarto tra i due principali contendenti è di 168 voti, ma se si va nel dettaglio si scopre che a Bergamo Bonaccini ha distanziato Schlein di appena 16 voti, con 94 schede e il 44,76 per cento delle preferenze, mentre l’onorevole rimane indietro di poco con 78 voti (il 37,14 per cento). De Micheli nel capoluogo orobico supera Cuperlo, con 27 voti (12,86 per cento) contro 11 (5,24 per cento). Cifre che rispecchiano molto quelle lombarde, dove il presidente emiliano è al 44,79 per cento con 5.918 voti e la deputata al 38,52 per cento con 5.089 voti.

Vittoria molto più risicata, come riportato da PrimaTreviglio, nella città della Bassa, dove Bonaccini ha ottenuto 29 voti contro i 28 della Schlein, mentre Cuperlo ha raggiunto appena 3 voti e la De Micheli nemmeno uno. La fotografia che si ha, sia nei due grandi centri così come nei comuni più piccoli, è che Bonaccini sia il delfino dei dem anche in Bergamasca, sebbene nell’ultimo periodo anche l’ex vicepresidente dell’Emilia Romagna sia riuscita a ritagliarsi un certo consenso.

Bonaccini contro Schlein: le correnti in Bergamasca

La partita, di certo, è ancora aperta. I sostenitori di Bonaccini si sono dati appuntamento venerdì 21 all’auditorium Modernissimo di Nembro: presenti saranno il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ma anche quello di Firenze Dario Nardella e quello di Brescia Emilio Del Bono, così come i consiglieri regionali Davide Casati e Jacopo Scandella. Dal canto suo, Schlein sul nostro territorio può far conto su sostenitori quali il senatore Antonio Misiani, l’ex presidente della Provincia Matteo Rossi e l’assessore di Palazzo Frizzoni Marzia Marchesi.

Lo scontro è tra due visioni diverse del futuro del Pd: quella riformista da “amministratori illuminati”, che è peraltro la strada indicata da Gori e individuata in Bonaccini, e quella più spostata a sinistra di Schlein, che cerca un cambiamento che si discosti dal centrismo degli ultimi anni.

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